Al Direttore di "Liberazione"
Roma, 14 ottobre 1999.
La manifestazione nazionale del 16 ottobre avviene in una situazione
politica fortemente inquinata.
Le grosse operazioni di saccheggio dello patrimonio infrastrutture
dello Stato stanno avendo una fortissima accelerazione; le privatizzazioni già avvenute
si rivelano per quello che "dovevano" essere: non incentivo alla concorrenza con
riduzione delle tariffe o dei prezzi ma oligopoli, accordi di cartello, operazioni
truffaldine (la prossima che decollerà con il 1 novembre nei confronti dellutente
telefonico con la tariffa a tempo è di una improntitudine rivoltante).
Noi popolo degli sfrattati, dei senza casa, degli assegnatari subiamo
questo saccheggio da lungo tempo: ed è grande se si pensa al non speso, allo sprecato, al
dirottato degli oltre 30.000 miliardi di fondi Gescal disponibile allinizio degli
anni 90 e colpevolmente non impiegati per risolvere gran parte dellemergenza
abitativa.
Mi auguro che da più parti si capisca il senso strategico della
proposta di Bertinotti di costituire un "fronte" unitario, affinchè sulla
questione del "saccheggio" dello Stato, si costituisca una massa critica
positiva capace di resistenza e di progettualità alternativa. Perché è certo che non
possiamo difendere i carrozzoni statali dello spreco e della corruzione.
Dicevo dellinquinamento politico. E che altro se non depistaggio
dalle questioni dominanti è quello di imbastire una grottesca caccia alle streghe sui
penosi dossier del KGB?!
Con queste considerazioni esprimo la mia convinta adesione
alliniziativa di Rifondazione Comunista, allo spirito unitario che la caratterizza,
augurandole davvero un forte successo politico, che è poi quello che conta.
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