Estratto dal rapporto della Segreteria Nazionale dell’Unione Inquilini

In questo mese l’impegno più assorbente per l’Unione Inquilini è stato l’intervento sulla Legge Finanziaria per la parte attinente le vendite di parte del patrimonio immobiliare degli Enti Previdenziali, delle Poste, FS e del Demanio.

  • Con gli art dal 3 al 6 venivano annullate le garanzie agli inquilini che non compravano, e dopo una data ultimativa (il 29 febbraio 2000) le procedure venivano derogate anche rispetto alle norme sulla contabilità dello Stato, affidando le vendite agli "intermediari immobiliari" scelti dal Ministero del Tesoro.
  • Su questi aspetti l’allarme tra gli inquilini è stato fortissimo, e grande la mobilitazione che sta proseguendo, in particolare nel settore Poste, che ancora non è sufficientemente garantito.
  • Il 2 novembre ci siamo incontrati assieme a Sunia, Sicet, Uniat con il Ministro del Lavoro, on. Salvi; da questo incontro è uscito un secco emendamento alla Finanziaria, ritenuto "ottimo" dal Sunia e assolutamente inadeguato da U.I. e Sicet. L’emendamento si limitava a dichiarare che erano "salve le garanzie per gli inquilini previste dalle norme vigenti" (l’emendamento si riferiva SOLO agli inquilini degli Enti Previdenziali e non modificava l’orientamento FORTE del governo e cioè quello di affidare di fatto le vendite alle grandi immobiliari.).
  • Per questo abbiamo confermato il presidio del 4 novembre davanti al Senato. Su questa decisione s’è verificato l’abbandono, con vero e proprio esplicito dissenso, da parte del Sunia, un impegno solo formale dell’Uniat, ma una convinta adesione del Sicet.
  • Il presidio è stato fortissimo: cifre reali, più di 500 inquilini, con le nostre bandiere e quelle del Sicet.
  • Il presidio era accompagnato da incontri con i gruppi parlamentari affinché passassero degli altri emendamenti. Ci siamo visti con i DS, Rif. Com. , Com, It, Verdi, UDR, PPI.
  • In effetti tale pressione è parzialmente servita. L’emendamento del Governo è stato arricchito da una precisazione DS, ed è passato quello di RC che estende le garanzie degli inquilini dei Previdenziali anche nei confronti degli eventuali intermediari, ma questi restano come una spada di Damocle su tutti gli inquilini. Per gli inquilini delle Poste, siamo solo ad un o.d.g. che garatisce solo gli ultrasessantacinquenni e i portato di handicap, tagliando i redditi bassi. Questo è inaccettabile e sta portando ad una fortissima mobilitazione del settore nei confronti della Camera dei Deputati, che deve ora esaminare e votare la finanziaria.

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