Roma, 15 febbraio 2000.

Comunicato Stampa

ANCORA SUGLI SFRATTI E IL DECRETO (?) DEL MINISTRO BORDON

Dichiarazione di Vincenzo Simoni, Segretario Nazionale dell’Unione Inquilini.

Ricordo ai rappresentanti nazionali dei sindacati degli inquilini e alle associazioni della proprietà che i canoni concertati erano lo strumento essenziale per convertire decine di migliaia di sfratti in nuovi contratti.

Questo non sta succedendo:
  • per la scarsa disponibilità da parte dei proprietari ad aderire a tali contratti (solo la Confedilizia si sta impegnando con una seria opera di persuasione anche con manifesti pubblici);
  • perché i livelli dei canoni concertati - per non parlare di quelli totalmente liberalizzati - sono insopportabili per gran parte dei nuclei soggetti a sfratto;
  • perché gli inquilini – in tutta Italia – non usufruiscono a tutt’oggi di alcun sostegno pubblico all’affitto: nessun comune (salvo Pisa) a tutt’oggi ha emanato il bando per la concessione di tale contributo e le detrazioni fiscali per i conduttori sono destinate SOLO a chi contratta con la "concertazione" (a tutt’oggi dunque per qualche centinaio di famiglie!)

Insomma: mentre i locatori hanno avuto subito TUTTO (detrazioni fiscali, canoni liberi, accelerazione degli sfratti), gli inquilini non hanno ancora NULLA (anzi, hanno perso anche la relativa protezione delle Commissioni Prefettizie che graduavano l’esecuzione degli sfratti).

E’ evidente che in tale situazione è doveroso per noi (Unione Inquilini… e mi auguro anche per gli altri) difendere in TUTTI I MODI le famiglie sfrattate alle quali non si offre alcuna protezione; ed è altrettanto doveroso per il Governo proteggere migliaia di famiglie incolpevoli da una vera e propria violenza.

Mi rivolgo al Governo esprimendo le seguenti posizioni e richieste:

  • mancando il coordinamento tra Concertazione – sostegno alla locazione – esecuzione degli sfratti non è ammissibile che SOLO gli sfratti abbiano una totale protezione giuridica e politica;
  • è inevitabile un provvedimento di drastica sospensione o limitazione delle esecuzioni degli sfratti e nella limitazione una loro programmazione connessa alle soluzioni abitative prospettate dai Comuni;
  • un decreto ad hoc del Governo è DOVEROSO come doveroso è un intervento di SOSTEGNO STRAORDINARIO ai Comuni investiti da drammatiche richieste di aiuto.

Il Governo deve in sintesi decretare la riapertura dei termini per la richiesta di differimento dell’esecuzione degli sfratti e disporre per tutti il termine di 18 mesi. Tale termine (scadenza 31 dicembre 2000) è finalizzato alla messa a regime delle provvidenze fiscali e al sostegno agli inquilini;

Il Decreto deve altresì prevedere la costituzione di Commissioni Miste (Prefetto-Giudice-Sindaco) per la programmazione degli sfratti in tutti i comuni in cui è accertata l’impossibilità della loro esecuzione senza gravi conseguenze per l’ordine pubblico.

Il segretario nazionale

Vincenzo Simoni


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