Firenze, Giovedì 23 novembre 2000.
Novantanove milioni !
questo il risarcimento del danno richiesto ad una anziana pensionata da un proprietario di Firenze per il mancato rilascio dell'alloggio.
La sentenza n. 482/2000 della Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituionalità di un passaggio dell'art. 6 comma 6 della legge 431/98 che prolungava fino all'effettivo rilascio dell'immobile locato il maggior danno calcolato come canone attuale più 20%.
Con un tempismo feroce l'avvocato di un proprietario in attesa da anni del rilascio di un alloggio locato ad una famigliola con reddito modesto ha notificato l'atto con il quale richiede un risarcimento del danno per mancato rilascio pari a NOVANTANOVE MILIONI DI LIRE!
Pretesa assurda, valutazioni contestabili... ma non è questo il punto.
Il punto è che queste notifiche sono simili alle pistolettate alle gambe delle famigerate Brigate Rosse che operavano secondo questo schema: "Punirne uno per educarne cento!".
A Firenze sono oltre 6000 le famiglie con lo sfratto esecutivo, il record assoluto a livello nazionale; lo stesso giudice si è reso conto che si tratta di una situazione abnorme ed ha previsto che non si possano eseguire più di 6 sfratti con la forza pubblica alla settimana.
Se funziona lo sparo alle gambe in atto non servirà più neppure la forza pubblica; la minaccia di espropriazione totale di ogni reddito, di un minimo di risparmio, potrebbe detonare una catastrofe sociale, che si riverserebbe immediatamente su questo Comune.
Comune inadempiente, colpevole di non aver realizzato negli ultimi otto anni neppure un alloggio popolare disponendo pronta cassa di oltre 200 miliardi di lire; di non aver aperto neppure un cantiere a fronte dei suoi stessi progetti...
L'Unione Inquilini ha denunciato l'infamia di una sentenza della Corte Costituzionale che non ha tenuto nel giusto conto l'eccezionalità dell'emergenza in alcune aree metropolitane, e preannuncia comunque due linee d'azione:
- valutare la possibilità di un ricorso alla Corte di Giustizia dell'Aia;
- ma soprattutto in caso di richiesta di risarcimento danni rivalersi giudizialmente sul Comune di Firenze, per omissione di atti d'ufficio, con dolo e richiesta di corrispondente atto risarcitorio.
Il segretario nazionale
Vincenzo Simoni
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