Roma - Firenze, 24 novembre 2000.

a Monsignor Tarcisio Nazzaro Vescovo di Montevergine
e p.c. a Don Vitaliano Della Sala

Ho conosciuto personalmente Don Vitaliano nell'incontro di sabato 20 novembre sulla Giustizia Sociale tenutosi a Villa Montalvo - Campi Bisenzio.

A questo incontro presieduto da Antonino Caponnetto e dalla vedova di Sandro Pertini, partecipavano uomini giusti come i giudici Grasso, Caselli e Davigo, don Ciotti, giornalisti e scrittori capaci e onesti come Gianni Minà, Flores D'Arcais, De Luca, Marco Travaglio, donne coraggiose in prima linea contro la mafia come Franca Inbergamo ed Enza Panebianco, ed anche il sottoscritto, volontario da 25 anni all'Unione Inquilini, oggi con lo stesso impegno e senza alcun lucro Segretario Nazionale di questo sindacato che conosce quanto il diritto alla casa sia intimamente connesso al diritto alla vita.

Quando è intervenuto Don Vitaliano mi aspettavo di percepire quel tanto di enfasi e di eccessivo slancio che talvolta si manifesta in uomini di chiesa esposti in condizioni sociali di frontiera. Invece - e questo mi ha molto emozionato - ho sentito una voce serena, pacata, in un discorso lucido che si intrecciava con convinzioni profonde e verificate.

Con vera sorpresa e grande rammarico ho appreso che Don Vitaliano è sospeso a divinis... per una sua partecipazione a una manifestazione.

Mi pare che il provvedimento abbia certamente un significato religioso ma nel senso più ampio del termine, cioè quello di determinare la sua emarginazione - come deviante dalle regole di buona creanza - allontanandolo dalle sue funzioni nell'"Ecclesia" - cioè dalla Comunità dei credenti.

Mi auguro che chi è saggio e giusto intervenga a tutela di Don Vitaliano.

Per solidarietà invio a Don Vitaliano la tessera n. 1 dell'Unione Inquilini anno 2001.

Il segretario nazionale

Vincenzo Simoni


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