COMUNICATO AGLI INQUILINI DELLA CASSA FORENSE:

LOTTA UNITARIA CONTRO LE DISDETTE E LE CLAUSOLE VESSATORIE PER IL RINNOVO DEI CONTRATTI

 

In questi giorni la proprietà sta inviando le citazioni per convalidare la fine locazioni, agli inquilini che, pur avendo il contratto scaduto, non hanno voluto accettare le unilaterali e vessatorie clausole e condizioni economiche proposte dalla Cassa Forense per rinnovare i contratti di locazione.

E' palese, quindi, la strategia arrogante di una proprietà che, da una parte rifiuta pregiudizialmente le richieste delle OO.SS degli inquilini di aprire un tavolo di confronto per verificare la possibilità di raggiungere accordi all'interno del canale concordato ( come avvenuto per INPGI, ENPAF, ENASARCO; ANIA etc), utilizzando le agevolazioni fiscali a favore  della proprietà e degli inquilini all'uopo previste dalle leggi vigenti, dall'altra parte cerca di intimorire gli inquilini, che in gran numero, hanno dato mandato alle OO.SS. con atti e comportamenti che mirano a rompere il fronte di chi vuole opporsi ad irragionevoli e ingiustificate scelte "politiche" compiute da una proprietà che fa della indisponibilità al dialogo una ragion d'essere tanto totale, quanto sicuramente fuori dal tempo e dalla realtà.

Le OO.SS. degli inquilini, nel chiedere a tutti i propri iscritti di non cedere alle intimidazioni rivolgendosi alle sedi sindacali per essere seguiti anche nel versante legale, hanno deciso di richiedere la mediazione del comune di Roma nell'incontro già previsto per il 2 luglio p.v., mediazione che per le OO.SS. deve concretizzarsi con la convocazione dei sindacati degli inquilini, delle associazioni della proprietà e i rappresentanti delle grandi proprietà edilizie di Roma, per far comprendere, a quest'utime, la necessità (e la possibilità) di realizzare accordi per la stipula dei contratti di locazione, che ricerchino e individuino gli equilibri tra le legittime, anche se contrapposte, esigenze delle parti, utilizzando tutti gli strumenti previsti a questo scopo.

L'accordo, ( lo abbiamo già dimostrato) è possibile, purchè si riesca a comprendere che in una fase tanto drammatica per il settore delle locazioni , a nessuno può essere consentito di banalizzare le gravi tensioni sociali derivanti dagli atteggiamenti quali quelli, sinora, assunti da proprietà come la Cassa Forense.

Inquilini continuate a lottare con il sindacato per difendere condizioni contrattuali che consentano la definizione di accordi giusti per tutti , realizzabili nel reciproco rispetto delle posizioni delle parti e non cercando una sorta di ripristino della legge della giungla nella quale non c'è posto per i più deboli !

Dimostriamo alla Cassa Forense che, più deboli e più forti, gli inquilini e le loro OO.SS. sapranno difendere fino in fondo la scelta di unità  e solidarietà che risulterà vincente contro ottusità ed incapacità.

 

SUNIA   SICET   UNIAT   UNIONE INQUILINI    FEDERCASA     ANIA

ROMA E LAZIO

 

Roma 1 luglio 2002