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Napoli  30 Settembre 2002

 

 

 

 Governo Berlusconi : Ponte sullo stretto di Messina

e grandi opere pubbliche al Sud: occasione di sviluppo o sperpero di denaro pubblico?

 

 

Uno dei primi atti annunciati dal  Governo Berlusconi  è stato quello di dirci “in maniera solenne” che  fra due anni sarebbero iniziati i lavori per il Ponte sullo stretto di Messina.Una opera faraonica che nelle intenzioni del governo dovrebbe  creare le condizioni strutturali per la fuoriuscita delle regioni meridionali dal loro stato di arretratezza  strutturale e socio economico. Se queste sono le premesse è lecito porsi la domanda se un’opera del genere porti veramente sviluppo economico e sociale e se  serve per davvero alle regioni meridionali per superare  i  ritardi  nell’avere a disposizione una  fittissima rete di infrastrutture capaci di competere con le regioni settentrionali

ed europee o se non dovremmo assistere ad un ulteriore spreco di risorse pubbliche e ad una ulteriore distruzione di bellezze ambientali e naturali per favorire  lobby affaristiche e mafiose che attendono da anni la messa in esecuzione di questo faraonico progetto. Il fiume di denaro pubblico che il governo Berlusconi dovrebbe stanziare a nostro modesto avviso potrebbe essere utilizzato per costruire tante di quelle infrastrutture utili e necessarie che nel giro di pochi anni potrebbero realmente e concretamente determinare le condizioni per favorire lo sviluppo delle regioni meridionali e dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e il basso Adriatico senza distruggere le bellezze e le vocazioni naturali delle nostre regioni e degli Stati che si affacciano su questi  due grandi mari. Con una parte di quei soldi che il governo ha deciso di stanziare per il progetto del ponte sullo stretto di Messina si potrebbero ad esempio costruire due aeroporti intercontinentali (uno in Sicilia e un altro in Puglia), si possono realizzare due tratti di linea ferroviaria veloce a due binari : uno sulla direttrice Taranto /  Reggio Calabria  ( Marina di Leuca, Gallipoli, Taranto,Metaponte,Sibari,Crotone,Catanzaro,Reggio Calabria ) e un altro sulla linea ferroviaria Taranto,Potenza,Salerno,Napoli e una autostrada a tre corsie  che partendo sempre da  Taranto arriva a  Metaponte , a Policaro, ad Amendolara, a Mirto Crosia, a Crotone, a Catanzaro, a Monasterace, a Locri, a Melito e arriva fino a Reggio Calabria e un’altra  che colleghi Marina di Leuca,Gallipoli,Taranto,Matera,Potenza e Salerno. In ultimo si dovrebbe procedere al completamento di tutte le autostrade della Sicilia con perimetro di tutta l’isola e con collegamenti  trasversali interni:  in nessuna regione italiana più della  Sicilia urge una linea ferroviaria veloce che colleghi Palermo con Messina, Ragusa, Siracusa,Catania,Trapani, Enna, Agrigento e Caltanissetta.

La maggior parte delle regioni meridionali sono accarezzate dal mare,dal sole e da una infinità di bellezze naturali ed ambientali e  solo la negligenza e l’incuria delle classi dominanti le ha rese non  economicamente sviluppate.Il sud,come dicevamo in alto,oltre a non avere  linee ferroviarie veloci e rete autostradali efficienti  lamenta una gravissima lacuna anche nel settore dei porti turistici . Dio solo sa quanto ce ne sarebbe  bisogno di metterli su nel golfo di Taranto, sulla costa della Sicilia , a Napoli, a  Salerno ,sulla costa ionica, nel basso adriatico, a Capri, a Ischia, a Procida, sulla Costiera Amalfitana e Sorrentina e su tutte le coste della Sicilia : servono i porti attrezzati ed accoglienti e serve inserire queste località  nei circuiti internazionali degli operatori  turistici. Necessità ed urgenze non raccolte da nessun governo succedutosi alla giuda del paese negli ultimi cinquant’anni e dalla classe dirigente che ha governato le nostre regioni. La stessa  recente siccità che ha flagellato l’estate delle regioni meridionali con i rubinetti dell’acqua a secco ci ha mostrato l’altra grande emergenza vissuta dalle nostre popolazione e mai affrontata seriamente da nessuno che è quella della ricostruzione delle condotte idriche. Utilizzando sempre una parte dei soldi che il governo ha in mente di spendere per costruire un ponte che non serve si potrebbero costruire scuole e ospedali di altissima specialità e qualità ( ad esempio mettere su poli tecnologici e di ricerca avanzata) e reti di cavi e fibre ottiche che portano internet,tv satellitare e digitale in ogni casa e reti ferroviarie metropolitane che collegano tra di loro i vari quartieri delle città e le varie province di ogni singola regione. In ultimo si potrebbe mettere mano ad una grandissima opera di ristrutturazione e recupero di tutti i palazzi situati nei centri storici delle grandi città meridionali per recuperarli al loro antico splendore e bellezza  architettonica e pensiamo per concludere che non si dovrebbero trascurare le autostrade e le metropolitane del mare che potrebbero permettere il collegamento veloce e quotidiano tra città  che vivono sul mare  e che sanno quanto sia immensa la ricchezza  derivante da questa risorsa.

 

 


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