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Basta con le privatizzazioni dei servizi primari: dopo l’acqua, trasporti, energia, sanità.……..

Martedì 17 dicembre

dalle ore 10 – 13 e dalle ore 21 in poi

Presidio sotto il Comune contro le privatizzazioni

NO alla Spa

per le case popolari

Martedì 17 il consiglio comunale consegnerà la gestione del patrimonio pubblico costruito con i Fondi Gescal, (valore di circa 2.000 miliardi di vecchie lire) alla SPIL (Società Porto Industriale), che in questi mesi ha operato nel campo immobiliare svendendo gli immobili dell’ex Pascoli, per ricavare denaro a ripiano dei propri progetti industriali fallimentari

Infatti, è in discussione il provvedimento, che costituisce la LODE LIVORNESE, con la quale si affida la gestione dei 10000 alloggi pubblici ad una SPA a prevalente capitale pubblico.

Noi da anni ci battiamo contro la privatizzazione di questo prezioso patrimonio pubblico (100.000 alloggi in Toscana), proponendo l’affidamento ai Comuni e la gestione ad Enti Pubblici, come avviene in altre regioni controllare dal Centrosinistra.

La situazione abitativa continua a presentare caratteri d’emergenza a causa dell’ingente numero degli sfratti, della cronica difficoltà a trovare un alloggio in affitto in particolare per giovani, coppie o single che siano, se non a canoni esosi, decretando il fallimento della legge 431.

Basta con le privatizzazioni che interessano anche gli alloggi di proprietà dello stato, occorre dare risposta alle nuove famiglie in formazioni e a quelle dei migranti, rendendo disponibile il patrimonio immobiliare inutilizzato, che va aumentato a livello europeo.

  • in Toscana ci sono 300.000 case private sfitte, ma per le nuove generazioni l’accesso è impossibile
  • sono sotto sfratto migliaia per molte famiglie a basso reddito con prospettive drammatiche
  • il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica rappresenta, in Toscana, circa 100.000 alloggi ed è utilizzato per la maggior parte da cittadini a basso reddito, ma occorre un censimento e un monitoraggio che consenta il tempestivo recupero dello sfitto.

PER UNA NUOVA POLITICA SOCIALE PER CASA

  1. Ripristinare e rilanciare il finanziamento per la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, che deve continuare a praticare canoni sociali legati alla capacità di reddito degli assegnatari; finanziamento pari all’1 per cento del Bilancio dello Stato, opponendoci alle privatizzazioni di BERLUSCONI.
  1. Cessare immediatamente ogni dismissione e privatizzazione dell’Edilizia Residenziale Pubblica, e di tutto il patrimonio pubblico di qualsiasi titolo, affidando la gestione dell’ERP a Enti o Consorzi pubblici.
  1. Proponiamo stanziamenti nazionali e locali per agevolare il recupero nei borghi e nei centri storici per le nuove generazioni, a questo fine riteniamo importante creare un fondo di investimento con entrate ICI da destinare all’acquisto della prima casa alle seguenti condizioni:
  1. I soggetti beneficiati utilizzino i fondi per l’acquisto e la ristrutturazione nella città già costruita.

5.      Le amministrazioni comunali mantengono una quota di proprietà sugli alloggi così acquisiti pari alla somma erogata, per impedire la speculazione.

  1. Sia data precedenza alle esperienze di recupero in autocostruzione.

7.      I comuni devono adottare strumenti tecnici a garanzia che l’esecuzione degli sfratti per le famiglie a basso reddito, siano eseguibili solo “da casa a casa”, come previsto dalla legge 96\96.

8.      I nuclei familiari che hanno avuto uno sfratto per morosità a causa dell’alta incidenza dell’affitto sul reddito (causata da motivi di lavoro e di salute), devono ottenere accesso ai bandi ERP.

Partito della Rifondazione Comunista

Unione Inquilini Livorno

Ciclo proprio Borgo Cappuccini Livorno dicembre 2002


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