Risoluzione
in elaborazione a cura della CUB di Firenze
Acqua
e Latte, Ataf e Farmacie
Ora
tocca alle case popolari
Vogliono
privatizzare tutto!
E'
tempo di reagire
Se
alla borsa i "signori" ci perdono e a produrre si rischia di non vendere, le
uniche cose che rendono sempre sono i beni e i servizi dei quali la popolazione
non può fare a meno.
Lo hanno capito i grandi gruppi finanziari che in accordo con lo Stato e
con compiacenti enti locali se ne
stanno impossessando. Il metodo è ormai consolidato: si trasformano aziende
pubbliche in società per azioni; si decide come primo atto di aumentare le
tariffe, le bollette e i canoni; i bilanci registrano colossali attivi; si
apre allora ai privati di "riferimento"!
Abbiamo
protestato, di volta in volta; qualcuno ha votato contro; si sono fatti
addirittura dei referendum; abbiamo sempre perso, mancando di capacità
preventive e di un piano d'azione collegato tra tutti. E' urgente un
salto di qualità nel nostro impegno.
Proponiamo:
-
Per
il prossimo settembre l'incontro pubblico di tutte le resistenze alle
privatizzazioni; riuniamo
la protesta sociale con una documentazione seria e con un piano di resistenza
alternativa.
-
Di
agire già da ora contro il trasferimento della gestione delle Case popolari ad
una Casa Spa. Voluta dalla Giunta di Palazzo Vecchio e avallata
dall'Assessore Regionale Riccardo Conti punta alla "valorizzazione privatistica"
degli alloggi ancora a canone sociale, che in Toscana sono oltre 50.000,
ipotetico valore di mercato oltre 9 mila miliardi di lire. Al tempo stesso
dobbiamo rivendicare l'uso sociale di 900 miliardi di ex fondi Gescal ancora
nelle Casse della Regione Toscana.
Ripetiamo
quello che tutti dovrebbero aver ben chiaro: queste case e questi fondi derivano
dai contributi di tutti i lavoratori dipendenti! Sono nostri e non dello Stato, delle
Regioni o dei Comuni che non hanno mai messo una lira! Ce ne dobbiamo occupare subito per due
motivi:
-
per
difendere 50 mila famiglie minacciate nella loro sicurezza
abitativa;
-
per
utilizzare al meglio il patrimonio abitativo pubblico esistente e i
finanziamenti disponibili.
Nuove
case sono necessarie, ma anche mutui agevolati, aiuti ai giovani, sostegno a chi
paga un affitto esoso, alleviamento dei tassi per chi è strozzato dalle
banche…
Questo può essere fatto
perché ci sono le risorse e se rivendichiamo
-
il
blocco di ogni atto di privatizzazione delle case popolari e della loro stessa
gestione;
-
la
completa trasparenza sulla situazione delle giacenze finanziarie ex Gescal e il
potere di intervento dei lavoratori sulle loro destinazioni.
Cose semplici e di grande
portata che devono essere portate all'attenzione di tutte le
RSU.