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Pace         Unione Inquilini   No alla guerra

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Sito internet: unioneinquilini.it

COMUNICATO STAMPA

SPESE MILITARI E NEGAZIONE DEL DIRITTO ALLA CASA.

LA SEGRETERIA NAZIONALE DELL'UNIONE INQUILINI INIZIA DA OGGI A COMUNICARE L'ENTITA' DELLE SPESE MILITARI DELL'ITALIA E COME QUESTE POTREBBERO ESSERE UTILMENTE UTILIZZATE PER AFFERMARE IL DIRITTO ALLA CASA.

Comunicato spese militari n° 1

La terribile guerra in atto in Iraq deve farci capire che le spese militari non rispondono ad alcuna necessità se non quella di utilizzo di queste a sostegno e a difesa di enormi  interessi economici. Nel nostro piccolo intendiamo cominciare, con una serie di comunicati stampa, a denunciare come le spese militari tolgono risorse economiche che altrimenti sarebbero molto più utili e civili se destinate alla affermazione e sviluppo dei diritti sociali e tra questi quello alla casa.

I dati che riportiamo sono tratti dal "libro bianco" del Ministero della difesa.

Come primo esempio prendiamo l'onerosità per ogni ora di volo degli aerei da combattimento relativamente alle esercitazioni/operazioni/missioni Nato in Italia e all'estero.

Le cifre sono in lire in quanto fanno riferimento al 2001

TORNADO      : £ 25.574.000

AMX                : £   8.936.000

F.104/ASA       : £ 11.614.000

TF.104              : £ 11.614.000

MB339             : £   5.019.000

MB.339CD      : £   5.262.000

 Totale                £  68.019.000

I circa 68 milioni di lire che l'Italia spende per far volare ogni ora in conto NATO i nostri aerei da combattimenti a nostro parere potrebbero benissimo essere utilizzati in maniera migliore. Un esempio: recentemente il Governo Berlusconi ha tagliato di un ulteriore 15% il fondo per il contributo affitto per famiglie con redditi bassi. Ora con i 68 milioni di lire spesi in solo un'ora di volo per esercitazioni, missioni e operazioni NATO in Italia e all'estero, ipotizzando un contributo affitto per ogni famiglia di 4 milioni annui, si potrebbe dare il sostegno all'affitto a 15 famiglie. Se si ipotizzassero 1000 ore di volo significherebbe che circa 15.000 famiglie potrebbero avere un congruo contributo affitto evitando sfratti e ulteriori oneri alle amministrazioni comunali in particolare quelle delle grandi aree metropolitane. Se a ciò sommassimo il risparmio energetico, ambientale e di civiltà saremmo alla quadratura del cerchio. Questo è stato solo il primo esempio altri li comunicheremo con i successivi comunicati relativi ad altre spese militari. Insomma potremmo concludere con un datato ma attuale slogan: niente spese militari più case popolari


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