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Pace Unione Inquilini No alla guerra Segreteria Nazionale Via Cavour 101 - 00184 Roma Tel. 06/4745711 - fax 06/4882374 E mail: unioneinquilini@virgilio.it Sito internet: unioneinquilini.it COMUNICATO STAMPA SPESE MILITARI E NEGAZIONE DEL DIRITTO ALLA CASA. LA SEGRETERIA NAZIONALE DELL'UNIONE INQUILINI INIZIA DA OGGI A COMUNICARE L'ENTITA' DELLE SPESE MILITARI DELL'ITALIA E COME QUESTE POTREBBERO ESSERE UTILMENTE UTILIZZATE PER AFFERMARE IL DIRITTO ALLA CASA. Comunicato spese militari n° 1 La terribile guerra in atto in Iraq deve farci capire che le spese militari non rispondono ad alcuna necessità se non quella di utilizzo di queste a sostegno e a difesa di enormi interessi economici. Nel nostro piccolo intendiamo cominciare, con una serie di comunicati stampa, a denunciare come le spese militari tolgono risorse economiche che altrimenti sarebbero molto più utili e civili se destinate alla affermazione e sviluppo dei diritti sociali e tra questi quello alla casa. I dati che riportiamo sono tratti dal "libro bianco" del Ministero della difesa. Come primo esempio prendiamo l'onerosità per ogni ora di volo degli aerei da combattimento relativamente alle esercitazioni/operazioni/missioni Nato in Italia e all'estero. Le cifre sono in lire in quanto fanno riferimento al 2001 TORNADO : £ 25.574.000 AMX : £ 8.936.000 F.104/ASA : £ 11.614.000 TF.104 : £ 11.614.000 MB339 : £ 5.019.000 MB.339CD : £ 5.262.000 Totale £ 68.019.000 I circa 68 milioni di lire che l'Italia spende per far volare ogni ora in conto NATO i nostri aerei da combattimenti a nostro parere potrebbero benissimo essere utilizzati in maniera migliore. Un esempio: recentemente il Governo Berlusconi ha tagliato di un ulteriore 15% il fondo per il contributo affitto per famiglie con redditi bassi. Ora con i 68 milioni di lire spesi in solo un'ora di volo per esercitazioni, missioni e operazioni NATO in Italia e all'estero, ipotizzando un contributo affitto per ogni famiglia di 4 milioni annui, si potrebbe dare il sostegno all'affitto a 15 famiglie. Se si ipotizzassero 1000 ore di volo significherebbe che circa 15.000 famiglie potrebbero avere un congruo contributo affitto evitando sfratti e ulteriori oneri alle amministrazioni comunali in particolare quelle delle grandi aree metropolitane. Se a ciò sommassimo il risparmio energetico, ambientale e di civiltà saremmo alla quadratura del cerchio. Questo è stato solo il primo esempio altri li comunicheremo con i successivi comunicati relativi ad altre spese militari. Insomma potremmo concludere con un datato ma attuale slogan: niente spese militari più case popolari.
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