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CASA: CONSIGLIO STATO SOSPENDE DECRETO SU IMMOBILI PUBBLICICLASSIFICAZIONE COME DI PREGIO NON E' AUTOMATICA, SERVE VERIFICA (ANSA) - FIRENZE, 10 OTT. E' stato definitivamente sospeso dal Consiglio di Stato, in sede di procedimento cautelare, il decreto ministeriale 87/2003 che aveva proceduto alla classificazione di alloggi pubblici come di pregio ai fini della loro vendita agli inquilini locatari, con conseguente mancata applicazione dello sconto del 30% del prezzo. Ne da' notizia a Firenze l' avvocato Gabriele De Paola, legale di 54 inquilini di alloggi pubblici cittadini che hanno fatto ricorso collettivo per chiedere la sospensione del decreto. In particolare, l' ordinanza del Consiglio di Stato - che ha respinto l' appello contro un' analoga ordinanza del Tar del Lazio - ha stabilito che ai fini della qualificazione di un immobile del centro storico urbano come ''di pregio'' e' necessaria ''una verifica circa lo stato di degrado e la necessita' di interventi di restauro, di risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia (requisiti che escludono tale qualificazione)''. Gli enti pubblici (Inail, Inpdap, Inps) che gestiscono gli immobili da alienare non possono quindi adottare il criterio del pregio automaticamente, ma devono dimostrare ''di aver effettuato verifiche per pervenire alla qualificazione dei singoli immobili come di pregio''. Nel commentare il provvedimento, l' avvocato De Paola ha sottolineato come questo abbia ''notevoli effetti positivi a livello nazionale'' per tutti gli inquilini interessati all' acquisto, in quanto ''l' ordinanza ha dato per scontata l' applicabilita' dell' articolo 26 del maxi-decreto (D.L. 269/2003) anche retroattivamente su tutte le procedure di dismissione degli alloggi pubblici''. A questo punto ''per evitare un contenzioso da parte di migliaia e migliaia di inquilini - ha concluso De Paola - e' opportuno che il messaggio interpretativo del Consiglio di Stato sia recepito in Parlamento in sede di conversione del D.L. numero 269''. (ANSA). |
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