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Redazione Economica

TESORO: CONSIGLIO STATO,PER IMMOBILI PREZZI BLOCCATI AL 2001LO ANNUNCIA IL CODACONS, BLOCCATA DISPARITA' CON RINCARI DEL 40%.

(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Prima vittoria per gli inquilini delle case dismesse degli enti previdenziali: il Consiglio di Stato ha oggi espresso il proprio parere, secondo il quale i prezzi

dovrebbero essere bloccati al 2001 per gli inquilini che hanno manifestato interesse all'acquisto della casa entro il 31 ottobre 2001. Si tratta di un parere, afferma il Codacons, in linea con le richieste dei consumatori e che conferma anche il diritto di prelazione agli inquilini.Nell'udienza di oggi si e' discusso della dismissione degli immobili degli enti previdenziali -  afferma Luca

Agliocchi dello studio di avvocati Rienzi, studio che rappresenta parte dei degli inquilini coinvolti nella vendita degli immobili degli enti che hanno presentato ricorso contro gli aumenti annunciati - Abbiamo ricevuto il parere del Consiglio di Stato, ma siamo ancora in attesa di sviluppi per la

richiesta di sospensiva per gli immobili di pregio. C'e' inoltre da sottolineare che il decretone collegato alla Finanziaria, all'articolo 26, sopprime i fondamenti giuridici alla base della difesa degli inquilini intenzionati ad acquistare, ma non ai prezzi cosi' elevati''. Si tratta di aumenti che secondo il Codacons sono del 40% sul prezzo d'acquisto e che sono dovuti al fatto che ''i cittadini hanno ricevuto - afferma il Codacons - l'offerta di acquisto con ritardo rispetto ad altri. E' una

disparita' ingiustificata che ha portato un congruo numero di inquilini a ricorrere al Tar, al Consiglio di Stato ed al Tribunale Civile. Sulla base della sentenza della seconda sezione del Consiglio di Stato - afferma il Codacon in una nota - sono bocciati gli aumenti fino al 40% sul prezzo d'acquisto voluti da Tremonti, mentre vengono tutelati oltre un milione di inquilini italiani alle prese con l'acquisto degli immobili. Costoro ed i comitati che li rappresentano, infatti, sono fermamente

intenzionati ad applicare l'interpretazione del Consiglio di Stato ai contratti in via di definizione.Ma l'attivita' del Codacons e' andata anche oltre: l'associazione dei consumatori ha presentato un esposto alla Procura di Roma in cui viene chiesto di accertare il regolare svolgimento di tutte le operazioni effettuate dalla Scip,  societa' incaricata della cartolarizzazione degli immobili

pubblici. Appare strano - spiega il Codacons - che un patrimonio pubblico di 60.000 miliardi di vecchie lire sia affidato ad una societa' a responsabilita' limitata con soci che hanno un capitale versato di 20.000 euro. Ed amministratori stranieri con poteri assoluti e sedi e riferimenti all'estero''. (ANSA).

     KRG

04-NOV-03 20:18 NNNN


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