Contro la guerra e l'apartheid
Per la casa ed i diritti
Nessuno sgombero può fermare la nostra dignità
Questa mattina oltre 200 tra
poliziotti e carabinieri hanno sgomberato violentemente i centri di accoglienza
occupati ed autogestiti dei Sacramentini a Casier e di Sant'Artemio a Treviso.
Hanno scelto il giorno del lutto nazionale per portare a termine un operazione
di vendetta e di vera e propria guerra nei confronti di un centinaio di
cittadini e lavoratori stranieri che stanno portando avanti una battaglia per
il diritto alla casa, per la dignità, in una città come Treviso in cui non c'è
un solo posto letto per i lavoratori migranti messi a disposizione dalle
istituzioni.
Anzi, Prefettura, ULSS e industriali se ne stanno lavando le mani ed in Comune
probabilmente staranno brindando perché la loro è una politica di vero e
proprio apartheid, di razzismo ed esclusione. Tutti loro dovranno assumersi le
loro responsabilità di fronte a questo sopruso che sotto sotto vede anche le
speculazioni che si vogliono effettuare su tutta l'area di Sant'Artemio.
A Treviso gli unici posti letto per migranti sono quelli dei centri di
accoglienza occupati ed autogestiti conquistati in questi anni dal movimento
dei migranti, che adesso stanno sgomberando.
In particolare il Padiglione occupato di Sant'Artemio è stato un esempio di
autogestione, un modello di convivenza tra cittadini marocchini, ghanesi,
senegalesi, che da 3 anni ha saputo aggregare esperienze diverse per affermare
la dignità di tutti gli esseri umani: al suo interno c'era la scuola di
italiano, incontri educativi, ecc.
Oggi hanno tentato di distruggere tutto ciò: la civiltà, la convivenza, senza
dare nessuna giustificazione per questo gesto, se non l'arbitrarietà dei
potenti, la loro volontà di schiacciare chi combatte per i diritti, di umiliare
sempre gli ultimi, i senza voce, gli invisibili che lavorano qui da noi e
producono la ricchezza di Treviso ma devono sempre venire ricacciati nel buio,
nel silenzio, nel degrado.
Da sempre abbiamo dato la nostra disponibilità a trovare soluzioni alternative,
percorsi concreti per affrontare la gravissima emergenza casa che coinvolge
centinaia di migranti senza casa: dalle istituzioni abbiamo trovato solo un
muro.
Però abbiamo anche sempre detto che non potremo mai accettare di ritornare in
strada, nel degrado, nelle fabbriche abbandonate. Perciò come sempre ci
appelliamo alla società civile, ai movimenti, alle associazioni per una
mobilitazione di tutti per i diritti, contro la guerra e l'apartheid, perché
siamo nel giusto e riconquisteremo un luogo dignitoso in cui vivere.
Sabato 22 novembre manifestazione regionale con partenza alle ore 15.00
dalla Stazione ferroviaria di Treviso.
Comitato M21
Sportello degli invisibili
Treviso
Per adesioni: 0422 403535; e-mail: emmeventuno@yahoo.it