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A tutti i movimenti che si battono contro la globalizzazione
neoliberista e il liberismo totalitario L'Unione
Inquilini ha elaborato una proposta: realizzare un "Libro
nero sul saccheggio" ovvero sulla reale natura e conseguenze del
processo di privatizzazione dei beni pubblici e dei servizi di utilità
collettiva". Si
tratterebbe di dar vita ad una raccolta critica non solo e non tanto delle
documentazioni esistenti ma soprattutto delle resistenze in atto ad un
processo storico con enormi conseguenze sugli stessi assetti di potere
economico e politico. E' evidente
che la questione non è solo nazionale ma è connessa ad operazioni su
scala mondiale. Al Congresso
Nazionale dell'Unione Inquilini (Chianciano 23-24-25 novembre 2001) questa
proposta è stata discussa con Verde Ambiente Società, l'Associazione
Consumatori Utenti, la CUB, che la hanno condivisa. E' emersa la
necessità di coinvolgere la totalità dei movimenti, dei gruppi politici,
dei sindacati di base, delle associazioni, dei centri sociali, dei gruppi
di base che ancora si battono contro eventi di portata immensa che
arrivano fino all'agenda del prossimo Summit del GATS. Vorremmo senza dubbio discuterne con tutti coloro
che andranno a Porto Alegre. Qualche altra parola sulla proposta: -
è fare cultura antagonista -
è fare inchiesta per la lotta -
è fare da catalizzatore per una
educazione alla consapevolezza Se si vuole,
ci sono già ora migliaia di donne e uomini che non solo hanno protestato
contro gli effetti di tali processi, ma si sono opposti, con azioni
locali, regionali, di categoria; che hanno prodotto informazione su
giornali di gruppi, associazioni e partiti; perché non chiamare queste
energie ad un lavoro ricostruttivo, di denuncia e di contrapposizione
programmatica ? Certo, per
far questo ci vuole un impianto, e un adeguato investimento in risorse e
persone. Noi siamo
disponibili a fare la nostra parte e a promuovere un primo incontro per
iniziare il cammino, che non dovrebbe andare per le lunghe né proporre cose "enormi", tanto precise da non arrivare mai
alla conclusione. Deve essere qualcosa dentro l'attuale fase. E con questo
entriamo nella "rete"!
Per pareri,
proposte, adesioni, un mese di
messaggi! e-mail:
unione.inquilini.fi@agora.it Saccheggi & Privatizzazioni & Saccheggi
& Priv…
Segreteria
Nazionale dell’Unione Inquilini
Dall’Italia verso Porto Alegre passando per Buenos Aires All’inizio del 2001 i risparmiatori italiani
avevano in mano “tango bond” per un controvalore in lire superiore a
50 mila miliardi; in un anno tali valori sono scesi del 70%. Nel crac
argentino sono coinvolti i maggiori gruppi industriali, assicurativi e
finanziari italiani (Fiat, Telecom, Pirelli, Generali, BNL, Banca Intesa,
Gruppo Camuzzi, SEA, Impregilo, Italgas) e l’allarme per i possibili
rimbalzi in altre aree di crisi arriva, dopo un tentativo di silenziare la
questione in organi di stampa non sospetti di simpatie anti-global (vedi
fondo di Enrico Cismetto su Panorama – 10 gennaio 2002 – di dura
critica al FMI).
Percorrendo le reti alternative che lavorano su Porto Alegre abbiamo capito che i temi della crisi argentina, che non si sta concludendo con una stabilizzazione di regime, entreranno in questo summit qualificando – fortunatamente – una miriade di eventi cui poteva mancare la direzione di marcia. La direzione
potrebbe essere quella sottintesa nel titolo: una radicale opposizione
all’essenza di questo decennio, che ha come caratteristica dominante il
saccheggio e la privatizzazione. Subito dopo la catastrofe del centro sinistra italiano proponevamo come “ bandiera unificante” (…) una lotta accanita, radicale, durissima, quotidiana e generale contro il processo di liberalizzazione e privatizzazione delle strutture dello Stato Sociale e per la sua riappropriazione democratica” e che “per questo (andava) battuta subito la sinistra complice”. Sul piano
dei contenuti ritenevamo “strutturalmente
(ma non emozionalmente) secondario l’altro aspetto della globalizzazione
neoliberista, quella dei marchi, dei cibi, della ricerca, anche se ci (rendevamo)
conto che questa contestazione (aveva)
un vasto consenso interclassista.” Concludevamo che “senza
un recupero di potere della “politica” rispetto al “mercato”
l’azione globale sulle merci e per la Terra (sarebbe stata) poco “forte” anche se molto “visibile” (…) perché
“alla fine di ogni ciclo si “vanno a vedere le carte” e le briscole
che contano sono le solite!” Riconquistare
il consenso popolare ad un’altra sinistra non è facile ma è necessario L’Argentina era guidata da un centro sinistra che stabiliva rapporti amichevoli con altri governi europei di coalizione, più o meno anch’essi di centro sinistra, ma come linea economica sceglieva – ed era ovvio almeno fino all’ascesa di Bush alla Casa Bianca – l’asse Clinton – Blair con la sua propaggine italiana. E’ stato questo un target unificante per le più radicali operazioni di privatizzazione dei beni e dei servizi pubblici e di saccheggio dei risparmi delle famiglie cui si sono dedicati non solo i capofila politici ma una miriade di piccoli e medi mascalzoni sub specie riformista. E’ questa purtroppo la parte che ancora guida il neo-labour inglese, con fortissime influenze in Germania e in Francia e, come è noto, l’Ulivo italiano; ed è ceto politico dominante in buona parte dei paesi dell’Est candidati all’accesso nell’UE. Senza un cambiamento visibile di dirigenti e di orientamenti è grande la probabilità che l’Europa dell’Euro sia in breve guidata da governi (e da una Commissione) molto più omogenei agli USA. Il modello
Berlusconi e lo schema di conquista del potere nel nostro paese potrebbe
essere merce di esportazione più di quanto non lo credano alcuni leaders
socialdemocratici franco-tedeschi. Proponiamo a chiarimento la lettura dell’articolo di fondo (tra i migliori di questi tempi) di Rina Gagliardi – “Berlusconistan” - su Liberazione di Domenica 6 gennaio 2001, con una nostra chiosa: il quadro da lei prospettato, terribile, imporrebbe immediatamente un fronte unito di resistenza; ma – senza quel rovesciamento di dirigenti e di impostazione – per larghissimi settori popolari questo fronte si presenterebbe come una specie più avariata di Aventino; un'aggregazione di politici esclusi dal potere e dal sottopotere identificati dalle persone “oneste” come portatori di un appetito analogo a quello degli attuali governanti. Il centro-destra avrebbe sicuramente buon gioco nel compattare tutto il suo elettorato instillando contemporaneamente in strati popolari, potenzialmente di centro sinistra e in quelli dichiaratamente di sinistra, una diffidenza paralizzante. In parte le stesse considerazioni si estendono alle questioni di linea sindacale: i dirigenti CGIL (per non parlare degli altri) spingono ad una certa resistenza; ma essa è percepita come non sincera, non trascinante né unificante. Non poca parte di questa ambiguità deriva da un orizzonte strategico da loro non accantonato e tanto meno sconfessato: quello di arrivare almeno alla cogestione dei futuri “fondi pensione”. E’ pensabile che il coacervo di centro sinistra
si converta? Le frequentazioni sociali e gli interessi materiali lo
esclude. Dunque non si dovrebbe parlare del rovesciamento a breve scadenza
come ricombinazione di nuove maggioranze interne ai DS e al PPI
(Margherita), ma di una serie di possibili rotture
e aggregazioni a catena. L’utilità
di uno o di molti libri neri su “Privatizzazioni & Saccheggi” Si potrebbe rimproverare a tale schema un eccesso di “politicismo”. Tale critica va rovesciata: sarebbe fatale proprio per il movimento non occuparsi di politica e dunque di governi, di strutture sindacali, di associazioni nazionali. Una volta definito e concordato una parametro inequivocabile con cui approcciarsi alla politica è più agevole la scrematura degli opportunisti e il raggruppamento delle energie pulite. In questo progredire è inserita la proposta del “libro (o libri) nero su saccheggi & privatizzazioni”; potrebbe rappresentare una bandiera mediatica per la prassi di interi raggruppamenti, politici, sindacali e associativi di opposizione e naturalmente per tutto il movimento che guarda “verso” Porto Alegre. Prima di concludere accenneremo ad uno schema possibile per il “Libro Nero”: 1. Livello orizzontale: a) per aree regionali (Europa Occidentale – Europa Orientale – India – Messico – Cile - Argentina); b) per aziende pubbliche (energia, trasporti, telecomunicazioni, istituti finanziari) e servizi (sanità, casa, scuola); c) per gli effetti sul salario sociale e sul risparmio delle famiglie (sulle tariffe, bollette, canoni di accesso a beni e servizi); 2. Livello verticale: a) per gruppi di interesse protagonisti del saccheggio e delle privatizzazioni (politici, industriali, finanziari – connessioni locali-nazionali-internazionali-multinazionali); b) per azioni di resistenza (a livello di governi, di opposizione politica, di movimenti sociali) ; c) per piattaforme alternative esistenti o in elaborazione (sulla proprietà, sulla gestione, sulla distribuzione). Ritornando alle prime frasi di questa nota ribadiamo che la questione non è solo italiana; percorre l’Europa, se ne discute in Argentina, rimbalza in Brasile, è elemento di scontro politico in India, cova sotto la cenere in Cina… era al centro della riflessione proposta al III Convegno Internazionale degli Economisti (L’Avana – fine gennaio 2001, alla vigilia del 1° Summit di Porto Alegre) ed è, purtroppo, nell’agenda del prossimo GATS sulla liberalizzazione dei servizi. Perché la
proposta proviene dall’Unione Inquilini L’Unione Inquilini
”rinacque”
nel 1968 a Milano; usiamo tale termine perché una organizzazione con tale
nome esisteva già in periodo prefascista ed era collegata con l’estrema
sinistra. L'avvocato Ezio Riboldi, processato assieme a Gramsci dal
Tribunale Speciale, nell’interrogatorio del 31 gennaio 1927, riferisce
sulla sua attività legale per l’Unione Inquilini esercitata presso lo
studio di Milano dell’avv. Aldisio. L’Unione Inquilini è oggi un grande sindacato indipendente e
autogestito e totalmente autofinanziato dai suoi iscritti, aderente alla
Confederazione Unitaria di Base e ad Habitat International Coalition;
opera in 45 province, con oltre 50.000 aderenti, strutturati in comitati.
Ha una rete di solidarietà militante in difesa delle famiglie soggette a
sfratto ed organizza la domanda alloggiativa dei precari della casa. E’
fortemente presente tra gli inquilini degli Enti
Previdenziali e tra gli assegnatari degli alloggi pubblici (IACP)
e per questo si contrappone con vertenze e manifestazioni pubbliche a
colossali operazioni di privatizzazione del settore. Per
chiarezza di sintesi: è stata affidata ad un gruppo finanziario guidato
dalla Deutsche
Bank la vendita di tutto il patrimonio immobiliare degli Enti
Previdenziali Pubblici (oltre 100.000
alloggi più un numero enorme di unità ad uso diverso), ed è in corso la
privatizzazione delle gestioni di 1.000.000
di alloggi pubblici, con un contemporaneo attacco al sistema di canoni
sociali. La
proposta del Libro Nero su
Privatizzazioni & Saccheggi deriva dal nostro essere una specifica
organizzazione di resistenza sociale ma non solo da questo. Siamo
da tempo consapevoli che tali processi hanno una portata mondiale e che è
ormai necessario che ogni contrapposizione – prodotta anche in una sola
città o in un solo quartiere – stia dentro una rete e sia sostenuta da
una solidarietà di pari livello. Ci
auguriamo che la nostra proposta circoli anche a Porto Alegre e diventi
parte del programma di tutto il movimento. To
all those movements against The
Tenants League would like The
Black Books of Plunder Or
the real nature and consequences of the process of privatization of public
goods and services of public use. We
would like to start collecting critical and existing documents as well as
political and social resistance against this historical process that will
have gigantic consequences on political and economic power systems. It
is not a national issue - it is tied to operations on a worldwide
level. It
is now necessary to involve all movements, political groups, unions,
associations, social centers and groups that are fighting against these
events that will be on the agenda of the next GATS Summit. A
few words about the proposal:
There
are already thousands of men and woman who are not only protesting against
the effects of these processes, and that have opposed them with local,
regional and professional action. They have produced information in group
and party publications. Why not pool all this energy into a constructive
work to denounce the oppositions' program? It
must be something relative to the present phase. Assemblea
nazionale del social forum italiano Bologna 2-3
marzo 2002-03-03 Vincenzo
Simoni, Gianni Fabbris, Angelo Pedrini, Stefania Ferretti, Alfio Nicotra…. propongono di
realizzare “libri
neri sul saccheggio” ovvero sulla reale natura e conseguenze dei processi di privatizzazione
dei beni pubblici e dei servizi di utilità collettiva. Si tratterebbe
di dar vita a delle raccolte critiche non solo delle documentazioni
esistenti ma soprattutto delle resistenze sociali e politiche ad un
processo storico con enormi conseguenze sugli assetti di potere economico
e politico. La proposta è
circolata a Porto Alegre e tra diverse associazioni locali, continentali e
internazionali. E’
finalizzata allo sviluppo di una matura opposizione all’agenda del WTO (GATTS). I libri neri
dovrebbero derivare dall’autonomia delle lotte – dei movimenti –
delle associazioni – magari trovando un logo mediatico riconoscibile per
tutti. L’assemblea
nazionale del social forum italiano recepisce questa proposta e la
trasmette al movimento dei movimenti.
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