Si costituisce nel 1968 a Milano per iniziativa di
grossi comitati di base delle case popolari che si battono per il risanamento
dei loro quartieri e per un canone sociale ridotto. L' unione"
che è federativa per coordinarsi si serve di un proprio giornale
a grande diffusione: "Il giornale dell'Unione Inquilini" diretto
da Giuseppe Zambon.
A metà degli anni '70 l'Unione Inquilini si estende nella Lombardia,
in Piemonte e nel Veneto. Il modello da estendere in tutta Italia sono
i Comitati Unitari di Base sostenuti da Avanguardia Operaia uno dei
più forti gruppi della nuova sinistra. Dal suo impulso in pochi
mesi si aprono sedi dell' Unione Inquilini in Emilia, e Toscana, a Roma
e a Napoli.
Alla fine degli anni '70 il centro nazionale si trasferisce da Milano
a Firenze che sta attraversando una straordinaria stagione di lotte
per la casa.
In tre anni sono 150 gli stabili occupati per impulso dell'Unione Inquilini;
in gran parte situati nel centro storico hanno un duplice significato:
rispondere al bisogno di alloggi ma battendosi contro una distruttiva
e alienante espansione edilizia.
Dal 1974 al 1980 l'Unione Inquilini è il movimento che produce
"occupazioni di case e fabbricati sfitti" da Torino a Roma,
da Pisa a Napoli, con episodi di enorme rilevanza nazionale.
Le lotte sono spesso durissime, con assedi e sgomberi polizieschi, con
scontri intorno ai caseggiati; ed è vasta la solidarietà
politica e sociale.
|
|
Si lotta a
viso aperto, si arriva a filmare in diretta TV le occupazioni; non ci
si nasconde in alcuna forma di clandestinità.
Solo in questo modo l'Unione Inquilini attraversa senza gravi contraccolpi
organizzativi gli anni del radicalismo armato. L'Unione Inquilini è
sempre stata una "associazione" di volontariato "di classe",
autogestita, senza funzionari, con una grande austerità di bilancio
e con grandi orizzonti politici.
Significativi i rapporti con l'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica),
con l'ambientalismo, con le associazioni pacifiste e soprattutto con
il nuovo sindacalismo. Infatti l'U.I. sceglie all'inizio degli anni
'90 di partecipare alla costituzione della Confederazione Unitaria di
Base (CUB) a cui aderiranno sempre più vasti settori di lavoratori
del settore pubblico e privato.
Negli anni sono tante le persone che fanno si rivolgono all'Unione Inquilini:
non solo senza casa, sfrattati e mal alloggiati, ma anche molte migliaia
di assegnatari delle case popolari, e alla fine degli anni 90 interi
comitati di inquilini delle grandi proprietà assicurative, degli
enti previdenziali, delle Poste ed ora gli immigrati.
Si resiste contro le privatizzazioni e i saccheggi del patrimonio residenziale
pubblico; si difende il canone sociale e ci si collega per questo a
movimenti europeo e internazionali.
L'Unione Inquilini è il "sindacato" per il diritto
alla casa.
|