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Firenze, 15 ottobre 2003.

 

TECLE DESTA BATHA NON E’ PIU’ TRA DI NOI.

Tecle proveniva dall’Eritrea e da 30 anni viveva in Italia; era stato un operaio in diverse fabbriche di  Firenze; poi era stato vittima di un grave incidente con la tranciatura di alcune dita della mano destra. Era andato in pensione per invalidità e si era gravemente ammalato. Avrebbe dovuto da tempo curarsi, farsi le dialisi, ma viveva da solo e così si trascurava.

Pochi giorni dopo la drammatica mattina dello sfratto il suo stato si è improvvisamente aggravato.  Ricoverato d’urgenza con il 118 all’Ospedale di Ponte a Niccheri dopo pochi giorni è morto. Non aveva nemmeno sessant’anni.

La comunità eritrea ha provveduto a portare la sua salma ad Asmara, dove è stato fatto il funerale.

La notizia della sua morte ci è stata data da un suo concittadino, che sta organizzando in questi giorni una associazione tra tutti gli africani di Firenze e ci ha sconvolto. Noi lo conoscevamo bene. “Abitava” a pochi metri dalla nostra sede, ci veniva spesso, sempre più ansioso, con tutti i sui fogli, sentenze, intimazioni, ingiunzioni di sfratto, che decifrava a malapena. Per il 18 di questo mese, dopo tante nostre insistenze, avevamo ottenuto per lui un appuntamento con una assistente sociale… Oh quanto sono diffidenti queste operatrici di fronte ad ogni richiesta di aiuto!

Tecle non voleva ritornare in Eritrea, amava questo pezzo di quartiere, addirittura era disposto ad “acquistare” i 7 metri e mezzo del locale in cui viveva! A noi aveva chiesto di intercedere con il proprietario e lo avevamo fatto, ma il suo legale aveva escluso questa possibilità perchè “la proprietà voleva mettere il locale a reddito!”.

A reddito!

Ieri mattina un altro sfratto in Santa Croce; ad essere sgomberata dalla “forza pubblica” una donna di 84 anni. Il presidio promosso dal Movimento di lotta per la casa otteneva un brevissimo rinvio…

Sabato 18 ottobre alle ore 11 il Movimento ha convocato una conferenza stampa nella sua sede di via Matteo Calmieri. I compagni sono molto arrabbiati, soprattutto con i rappresentanti del Comune che agli sfratti non si fanno vedere da tempo.

Ci saremo anche noi alla conferenza stampa e insieme decideremo le necessarie azioni contro questo stato di cose.

L’Unione Inquilini di Firenze   


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