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Report sul Congresso dell’Unione Inquilini di Vincenzo Simoni


 


Durante e dopo Chianciano 2009

Il terremoto disastroso che nella notte del 6 aprile ha colpito l’Aquila e la sua provincia, con la terra che continua a scuotersi, ha influito radicalmente sull’iniziativa dell’Unione Inquilini. La comunicazione tra le sedi, gli editoriali, la prima nota di Walter De Cesaris, segretario eletto a questo congresso, la prevista riunione della Segreteria Nazionale per sabato 18 aprile, sono segnate da questa tragedia, naturale ed umana, individuale e collettiva, nella quale si accelera la verifica dei propositi del Governo (il cosiddetto piano casa, i grandi lavori) e l’affidabilità di costruttori, corruttori e amministratori locali.

La coincidenza del congresso con questi eventi è traumatica ma in qualche modo socialmente utile. Tutto il sindacato è in allerta, mobilitato, al fianco dei compagni dell’Abruzzo; e significativa è la corrispondenza tra le deliberazioni assunte con lo stato dei fatti.

Un resoconto sommario dei nostri lavori è comunque doveroso. Si è trattato del congresso più partecipato nella nostra lunga storia (dal 1968!), con folte delegazioni dalla Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia: segno di un allargamento della base degli aderenti e dei nuovi arrivi da sedi costituite nell’ultimo anno. Abbiamo segnalato le difficoltà intercorse e le aree da investire: la crisi delle sedi in Sardegna, con militanti colpiti dalla disoccupazione e dal degrado delle aree industriali in cui eravamo insediati, la non più accettabile carenza organizzativa nel Piemonte e nella Liguria; e di contro la possibilità a breve di un radicamento in Sicilia tramite un rapporto organico con una serie di comitati e movimenti. La nuova segreteria avrà subito il compito di stabilire i contatti e di andare “in missione”. Altra questione, al centro del confronto, è stata quella di dar voce ai precari della casa che a noi si rivolgono: si è approfondito il modo con cui la consulenza può produrre attivisti e in che modo e presto dovremo investire in un unico movimento (di inquilini, sfrattati, senza casa, assegnatari) le controparti immobiliari e istituzionali, a partire dai comuni fino ad arrivare ad eventi nazionali. L’appuntamento del prossimo ottobre 2009 di UN –Habitat a Roma – verifica sugli impegni anti-sfratto - può e deve diventare un “raduno” di forze e di esperienze, coinvolgendo tutti i sindacati inquilini e i movimenti di lotta per il diritto alla casa.

Gli interventi degli “invitati” hanno interloquito in modo serrato con le questioni esposte, intrecciandole con quella fondamentale delle risorse finanziarie per un vero piano casa. Dura è stata la critica al cosiddetto Piano Berlusconi da parte di Pallotta (segretario nazionale Sunia), di Ramadori (segreteria nazionale Sicet), delle delegazioni nazionali del PRC e di Rifondazione Comunista (Monica Sgherri del Prc si è soffermata criticamente anche sulle posizioni dell’assessore regionale toscano, Baronti dello stesso partito). Di altra natura l’intervento di Leonardi (uno dei coordinatori nazionale della CUB) che ha concentrato la sua attenzione sulle prospettive del sindacalismo di base e sull’esigenza di una accelerazione nel processo unitario con altre realtà organizzate come i Cobas e l’SdL. Sulla questione di un autoconvocato Congresso a maggio in nostro congresso ha preso una posizione di dissenso con un ordine del giorno, che richiede il rispetto puntuale dello statuto in un autentico federalismo sindacale.

Al congresso sono arrivati dei messaggi significativi, in particolare dal settore IACP e suoi derivati. Così a rappresentare l’interesse per le nostre posizioni sull’ERP attuale e futura il presidente nazionale di Federcasa-Cispel, Luciano Cecchi, cosi altri messaggi da Napoli – sempre molto apprezzato quello del presidente dello IACP.

Passiamo alle questioni cruciali. Gli indirizzi generali sono stati affrontati per due giorni interi e in alcune nottate dalle rispettive commissioni e per questo si rinvia ai testi già pubblicati nel sito web. Le risoluzioni sono state approvate all’unanimità dopo il recepimento di significativi emendamenti presentati in seduta plenaria.

La questione più dibattuta è stata un’altra e sarebbe “ipocrita” glissarla. Dopo 12 anni l’Unione Inquilini ha un nuovo segretario, Walter De Cesaris e questo avviene non con un rivolgimento di linea sindacale e tanto meno con una sfiducia del “vecchio”; anzi, si tratta di una svolta fortemente voluta da chi sta redigendo, come direttore del sito, questo report sul congresso. Da una parte non era fisicamente possibile che in una persona fossero ulteriormente concentrate le funzioni di segretario nazionale, di tesoriere e di direttore del sito; era opportuno che il segretario assicurasse una presenza costante nella sede nazionale, difficile per chi non risiedeva a Roma e soprattutto (questa la mia personale ferma convinzione) non rafforzava l’immagine di forza collettiva di un sindacato la sua “identificazione” ultradecennale con una persona, chiunque essa fosse. Già troppo sta dilagando il leaderismo nel nostro paese, con tanto di fasulle primarie, d’investiture monarchiche e via dicendo. Almeno noi dobbiamo essere diversi in ogni senso. Si trattava appunto di rafforzare la responsabilità collettiva, la solidarietà di gruppo, la voglia di creare altro movimento. Certo, era ed è importante anche la figura nel nuovo segretario, che fosse tale da rappresentare per la competenza e le caratteristiche personali questa apertura.

Walter ha in se molto di quanto è richiesto dalla durezza della fase. Una serietà d’impegno che abbiamo conosciuto nella sua attività parlamentare e politica, la capacità di farsi ascoltare con rispetto anche dagli avversari, la stima che raccoglie tra i movimenti e i sindacati. Non voglio dire di più; non è la mia una piaggeria; è qualcosa di caldo e di molto affettuoso. E di ragionato!

Dico tutto questo per incoraggiare chi mi conosce e ci conosce. Abbiamo fatto un buon congresso, anche nelle sue tensioni.

E siamo ora TUTTI sul pezzo!

Buon lavoro a tutte le compagne e compagni! E che altre migliaia di famiglie e di single, giovani, donne ed anziani, italiani e migranti, affluiscano in questo straordinario sindacato di lotta!

Ne abbiamo, ne avete bisogno!

 

10 aprile 2009

 

 

 

 

 




Data notizia10.04.2009