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Risoluzioni e mozioni approvate dal Congresso


2. Risoluzioni e mozioni approvate dal Congresso

  • Scelte generali   (Top)
    • invita gli inquilini, i senza casa, gli sfrattati, i piccoli proprietari, gli assegnatari a partecipare al voto per le prossime elezioni regionali e a sostenere i candidati che, nella loro esperienza politica e sociale, hanno mostrato con atti concreti di difendere il diritto alla casa;
    • assume una posizione decisamente negativa sull'insieme dei referendum dando indicazione di boicottaggio e non voto;
    • si impegna a rafforzare i rapporti con la CUB realizzando una iniziativa unitaria nazionale contro la privatizzazione dell'ERP;
    • propone a tutte le organizzazioni di base, indipendenti e auto-organizzate, un sistematico collegamento in rete, per una reciproca informazione e come dibattito sulle questione di fase prioritaria: un anno di contestazione sistematica e di lotte con impatti nazionali contro le Privatizzazioni e la Precarizzzione dei rapporti sociali e di lavoro;
    • si impegna a sperimentare a livello di zona e quartiere, in accordo con le forme di organizzazione sociale che si renderanno disponibili, momenti di opposizione agli aspetti più acuti della condizione di oppressione economica, sociale ed ambientale;
    • è disponibile a partecipare alla Consulta della Sinistra plurale come ambito unitario di lavoro politico e di sociale in opposizione alla demolizione dello Stato Sociale;
    • concorre alla promozione delle manifestazioni del Primo Maggio insieme a numerosi sindacati indipendenti, centri sociali, associazioni del volontariato, contro gli attacchi al diritto di sciopero e alla dignità del lavoro sancita dalla Costituzione Italiana, per la difesa e lo sviluppo dello Stato sociale;
    • aderisce alla proposta della CUB di sciopero generale in una data precedente all'indizione dei Referendum antisociali promossi dai Radicali.
  • L'Unione Inquilini

     

  • Questioni internazionali   (Top)

  • L'Unione Inquilini è fortemente impegnata sulle questioni internazionali che, sempre più, riguardano le condizioni abitative e di vita dei singoli paesi.
    Durante gli scorsi anni ha perciò sviluppato positivamente i rapporti con altre associazioni di inquilini e di abitanti, a livello europeo e dei paesi del sud del mondo, ricavandone strumenti di scambio di esperienze, di analisi e di iniziativa.
    Tale ruolo è stato apprezzato e riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, portando il presidente dell'Unione Inquilini ad essere eletto quale coordinare del punto focale europeo di HIC, la rete mondiale dei movimenti e delle associazioni per il diritto alla casa, riconosciuta dalle Nazioni Unite.
    Di fronte alle sfide della globalizzazione e, in particolare, della variante assunta dalla costituzione dell'Unione Europea, l'Unione Inquilini ritiene indispensabile rilanciare le iniziative internazionali, con un maggiore coinvolgimento dell'intera struttura, nei confronti di altre associazioni, forze sindacali e politiche nel nostro paese e a livello internazionale.
    A questo scopo l'Unione Inquilini realizzerà specifichi studi e ricerche, in particolare sui sistemi locativi e sulle modalità di finanziamento e di gestione dell'edilizia sociale a livello europeo, per avere strumenti di conoscenza e di iniziativa volti a rivendicare il rispetto di veri e propri criteri di convergenza sociale nell'Unione Europea.
    In tale direzione, il Congresso dell'Unione Inquilini aderisce e fa propria la proposta di HIC di realizzare il prossimo ottobre 2000 l'Assemblea Globale degli Abitanti a Città del Messico. Tale Assemblea sarà preparata da Local Heroes 21, controsummit di Urban 21 (Berlino, 2-6 luglio 2000) e dall'Assemblea Europea degli Abitanti (Parigi, settembre 2000) in occasione del prossimo incontro dei ministri europei dell'alloggio sul ruolo pubblico nelle politiche abitative, a cui l'Unione Inquilini decide di partecipare attivamente.

  • Legge 431/98   (Top)
    • SUL FONDO SOCIALE SOSTEGNO ALL'AFFITTO VI SONO DELLE IMPROROGABILI ESIGENZE

      • Estendere tutti i benefici della 431\98 a tutti i Comuni.
      • Evitare che il fondo all'affitto diventi sostitutivo dell'ERP.
      • Spingere in tutte le realtà per una rapida attribuzione del Fondo dalle Regioni ai Comuni.
      • Aprire vertenze con i Comuni sui bandi, affinché vengano formulati in maniera semplice e chiara per poter erogare in tempi rapidi il finanziamento agli inquilini.
      • Contrastare ogni tipo di bando che tenti di inserire criteri di valutazioni del reddito diversi da quelli previsti per l'ERP, escludendo il RICCOMETRO e qualunque clausola discriminatoria.
      • Assumere l'obbiettivo del pieno utilizzo del finanziamento stanziato, battersi affinché Regioni e Comuni inseriscano propri fondi.
      • Prevedere una voce del bilancio dello stato che finanzi il Fondo Sociale.
      • Attrezzare tutte le nostre sedi per istruire il maggior numero di domande, anche per far emergere la contraddizione tra fabbisogno abitativo e risorse dello stato.
    • SFRATTI CON FORZA PUBBLICA

      La drammaticità della fine dei blocchi degli sfratti, impone all'Unione Inquilini di porre con forza al centro della sua battaglia sindacale l'insostenibilità sociale e l'immoralità degli sfratti.
      "NESSUNO SFRATTO SENZA PASSAGGIO DA CASA A CASA" è la nostra parola d'ordine
      Tornare a chiedere che la sospensione limitata degli sfratti del Decreto Bordon venga estesa a tutti destinatari di esecuzione di rilascio.
      Aprire un confronto con il governo e il Ministro dell'Interno, coinvolgendo l'ANCI, per arrivare a disposizioni che consentano ai Prefetti, sentiti i Comuni, di programmare l'utilizzo della forza pubblica , secondo l'effettiva disponibilità alloggiativa.
      Nelle situazioni più drammatiche spingere affinché Sindaco e Prefetto, adottino ordinanze urgenti, di blocco temporaneo dell'esecuzioni per tutelare la salute dei cittadini.
      Il Congresso impegna la Segreteria Nazionale ad aprire una vertenza nazionale sul problema degli sfratti, anche con una manifestazione nazionale.

  • Ad oggi, nei Comuni il contratto libero è il modello contrattuale della 431\98 più praticato, mentre il Contratto Concordato trova difficoltà ad attuarsi e in molte situazioni, ove sono stati anche depositati gli accordi sindacali, questi non vengono riconosciuti nella contrattazione reale.

    In particolare è il fronte della piccola proprietà che risulta indisponibile ad attuarlo.
    L'Unione Inquilini deve dispiegare una forte iniziativa per rendere diffuso e praticabile il Contratto Concordato, anche al fine di ridurre l'evasione fiscale nella locazione. E' essenziale aggravare fiscalmente il Contratto Libero ed eliminare tutte le attuali agevolazioni fiscali di cui gode; parallelamente aprire vertenze con i Comuni sul pieno utilizzo dell'ICI per incentivare la locazione concordata ed disincentivare la locazione libera.
    In particolare il Congresso Nazionale da mandato alla Segreteria Nazionale di operare una verifica dello stato di applicazione e di avanzamento del Canone Concordato in corrispondenza all'erogazione del Contributo all'Affitto e verificare l'efficacia di calmierazione dei canoni.
    Dobbiamo ottenere l'estensione della detrazioni fiscali per gli inquilini a tutti i contratti e a tutti i Comuni e una loro maggiore copertura finanziaria.
    Il nostro obbiettivo è cercare di ottenere e fare applicare una normativa sul mercato locativo in linea con le maggiori tutele riscontrabili all'interno dei paesi dell'Unione Europea.

    Il Congresso Nazionale

    esprime una forte e motivata opposizione all'ipotesi di patti territoriali contenuti nella legge delega in discussione al Parlamento, che di fatto tende a demolire lo stesso impianto già ampiamente liberista della 431/98, con deroghe alla durata dei contratti, maggiorazioni dei canoni concertati e sgravi fiscali per i locatori al di fuori di tali limiti; né queste deroghe sono motivate dalla protezione degli inquilini sfrattati a basso reddito dal momenti che con tali contratti "atipici" essi perderebbero ogni punteggio nelle graduatorie per l'accesso all'ERP.

  • Edilizia Sociale   (Top)
  • Il Congresso

    indica la necessità che il nostro paese si doti di un patrimonio di edilizia sociale ai livelli più avanzati presenti nei paesi dell'Unione Europea;
    riafferma la centralità del rilancio dell'Edilizia Sociale e della sua indispensabile funzione sociale e la contrarietà a qualsiasi ipotesi di privatizzazione comunque attuata;
    esprime forte preoccupazione per la tendenza di affidare all'esterno la gestione delle case popolari, prodromica alla trasformazione degli IACP o loro derivati in SpA;
    ribadisce la necessità che l'edilizia sociale venga gestita dagli Enti Territoriali e che alle rappresentanze elettive degli assegnatari sia garantito un forte peso nel controllo e nella programmazione della gestione di tale patrimonio anche in riferimento alle riqualificazione urbana e alla qualità degli alloggi.

    Il Congresso

    chiede che lo Stato e le Regioni stabiliscano precise fonti di finanziamento dell'Edilizia Sociale attraverso il completo utilizzo per l'Edilizia Pubblica Sovvenzionata dei fondo ex Gescale non ancora utilizzati ed un limite minimo di stanziamento in percentuale rispetto al proprio Bilancio annuale;
    chiede inoltre che si verifichi la possibilità di avviare una vertenza specifica nei confronti dell'Unione Europea affinchè siano stanziati e usati fondi comunitari per l'edilizia sociale;
    ribadisce l'assoluta contrarietà a qualsiasi vendita dell'edilizia sociale e chiede invece che gli Enti territoriali aumentino la dotazione di case per l'edilizia sociale e che comunque i proventi delle vendite siano reinvestiti nella realizzazione di nuovi alloggi sociali..

    Il Congresso

    nel grave e contradditorio contesto di vendite e di ventilate privatizzazioni, per contenere al massimo le conseguenze negative del processo di vendita del patrimonio pubblico,
    impegna l'Unione Inquilini in una pressante azione nei confronti del Parlamento e dei Consigli Regionali tesa ad ottenere una normativa che impedisca in ogni caso e per chiunque la rivendita sul mercato privato degli alloggi pubblici individuati nei piani di vendita, stabilendo l'obbligo all'esercizio della prelazione da parte dei Comuni o degli Enti Pubblici di pertinenza degli alloggi medesimi;
    ribadisce che lo sviluppo quantitativo dell'Edilizia Sociale e di altre forme di intervento pubblico è tanto più essenziale in questa fase di emergenza abitativa per rendere effettivo il passaggio da casa a casa per gli sfrattati e per tutelare tutte le situazioni di disagio abitativo;
    ritiene essenziale una revisione delle Legislazioni Regionali, riprendendo l'esperienze più avanzate, come quella della Regione Lazio, per quanto riguarda i regimi dei canoni e degli oneri accessori, il recupero sociale della morosità, la sanatoria delle occupazioni abusive e senza titolo, i diritti degli assegnatari e i tetti di accesso all'edilizia sociale.

    Il Congresso

    esprime la necessità di un incontro nazionale per il confronto delle normative regionali vigenti e in fase di approvazione alla luce della Legge Bassanini e della sua eventuale modifica, per la definizione di una più articolata e puntuale piattaforma nazionale;
    ritiene prioritaria l'apertura di una campagna nazionale contro la privatizzazione dell'edilizia sociale a partire dal caso Toscana ed affida alla Segreteria nazionale il compito di organizzare ogni forma di mobilitazione degli assegnatari.

  • Alloggi degli Enti Previdenziali   (Top)
    1. Determinazione dei canoni.

    2. Devono essere conclusi accordi locali sulla base del Protocollo di Intesa Nazionale da effettuare entro il 14 giugno 2000.
      Vanno mantenuti i canoni ai livelli minimi dei valori di riferimento inserendo coefficienti di abbattimento collegati ai livelli di manutenzione dell'immobile.
      Va sviluppato il massimo impegno per bloccare le iniziative giudiziarie degli Enti, proponendo la soluzione delle vertenze pregresse, ricorrendo anche alle transazioni, e per la regolarizzazione delle occupazioni abusive.
    3. Vendita alloggi.

    4. Vanno verificate e contestate le valutazioni effettuate dagli Enti con particolare attenzione alle categorie catastali e alle superfici degli immobili nonché alle carenze di manutenzione.
      Vanno aiutati gli inquilini ad organizzarsi per l'acquisto in forma collettiva, evitando le formule speculative proposte dalle centrali cooperative e da alcuni sindacati inquilini, proponendo, invece, forme di acquisto che salvaguardino i diritti degli inquilini.
      Vanno esercitate forme di pressione sugli Enti Previdenziali per la predisposizione dei mutuo convenzionati previsti dalla legge.
      Gli Enti devono provvedere a tutte le regolarizzazioni catastali degli immobili ed a realizzare le opere manutentive e di messa a norma.

      Il Congresso

      Conferma la contrarietà all'intervento degli intermediari immobiliari nelle procedure di vendita. Esaurita la fase di dismissione in favore degli inquilini acquirenti del proprio alloggio si rende necessario che gli Enti Locali intervengano nella gestione del patrimonio residuo al fine di calmierare il mercato locativo.
      A tale proposito il Congresso aderisce alla proposta di legge presentata dall'On. Walter De Cesaris ed si impegna ad effettuare una mobilitazione degli inquilini per una rapida discussione della proposta stessa. In questa direzione il Congresso da mandato alla Segreteria Nazionale di organizzare nel prossimo autunno un FORUM nazionale dei Comitati Inquilini degli Enti Previdenziali.
      A supporto di questa iniziativa verrà preparato un LIBRO BIANCO sugli Enti Previdenziali mettendo, a tale scopo, a disposizione il sito web dell'Unione Inquilini.

  • Il Congresso sottolinea l'impegno a salvaguardare il valore d'uso degli alloggi degli Enti impedendone l'entrata nel circuito della speculazione.

     

  • Cooperazione   (Top)
    • L'Unione Inquilini promuove e sostiene la cooperazione tra l'inquilinato affinchè il problema casa trovi soluzioni collettive dignitose e consone all'ideale del valore d'uso dell'alloggio.
    • L'Unione Inquilini promuove e sostiene forme di sperimentazione cooperativa tra l'inquilinato che siano rispettose dell'ambiente e dell'ecologia umana, promovendo cooperative di abitazione che intervengono nel territorio senza deturparne i tratti peculiari e ponendo riguardo all'utilizzo di tecnologie appropriate (bioedilizia, ecotecnologie, autorecupero).
    • L'Unione Inquilini promuove e sostiene il movimento cooperativo tra l'inquilinato in special modo nelle forme cooperative di abitazione a proprietà indivisibile, procurando in tale direzione di fornire adeguata consulenza in sede locale e nazionale.
    • L'Unione Inquilini si impegna a sostenere tutte le azioni che si rendessero necessarie affinché si possa addivenire ad un quadro legislativo favorevole alla cooperazione tra l'inquilinato che non preveda la sola forma della proprietà divisa anche e soprattutto nel processo di vendita del patrimonio abitativo pubblico.
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  • Per la realizzazione dei Villaggi dell'Utopia, per il riconoscimento dei diritto ad abitare e alla cittadinanza dei lavoratori extracomunitari.   (Top)
  • L'Unione Inquilini si impegna, unitamente alle associazioni di volontariato e sindacali, a rendere possibile e praticabile la realizzazione dei Villaggi dell'Utopia.
    A tal fine si intende utilizzare tutti i fondi comunitari e/o statali disponibili e immediatamente spendibili per recuperare e/o ristrutturare immobili di proprietà pubblica attualmente in stato di abbandono.

  • Boicottiamo la Goodyear   (Top)
  • Seicento lavoratori della sede di Latina della Goodyear sono stati licenziati.
    Questo nonostante che il mercato italiano assorba ben oltre la quantità di penumatici prodotti a Latina.E' l'effetto reale della globalizzazione.
    Le multinazionali prima ricevono sovvenzioni per centinaia di miliardi, poi occupano fette di territorio nazionale, infine ci impongono di diventare semplici consumatori.
    A questo dobbiamo dire NO.
    Il Congresso dell'Unione Inquilini invita i propri iscritti e le sedi a sostenere con forza il boicottaggio della Goodyear e di tutte le multinazionali che hanno operato o opereranno le stesse scelte.




Data notizia09.04.2000