Zunino & C. Percorsi di un cavaliere immobiliare.
Prendendo spunto
dalla “Milano da tracannare”…
www.unioneinquilini.it - ottobre 2004 – marzo 2005
1. Ma chi è questo Luigi Zunino?
Il suo curriculum vitae non appare in nessun documento societario. Scarna se non assente la sua biografia. Ha compiuto da poco i 45 anni; si occupa di investimenti immobiliari da oltre 20 anni, ma alla fine degli anni 80 risulta che questo “ragazzo” era iscritto alla Coldiretti come vitivinicultore (Google). Poi negli anni 90 compare come rappresentante legale di tantissime società.
Già, vitivinicultore! Potrebbe spiegarsi, con questa passione, che il 1 maggio di quest’anno abbia festeggiato il suo compleanno nella sua tenuta La Campana, oltre 1000 ettari vicino a Siena, ex proprietà di Gemina.” Orchestra, buffet da Mille e una notte e champagne a volontà hanno accolto un centinaio di invitati, tra cui Vittorio Emanuele di Savoia con Marina Doria, Ubaldo Rivolsi, Gianni Varasi, Arnaldo Borghesi e la famiglia Gancia (Da Enomomia – Dagospia.com del 07/05/2003).
Qualcuno ha cercato di andare oltre scrivendo una specie di pezzo da teatro dal titolo “Fanta Finanza – feuilleton sul saccheggio del Sud” (in www.vocedimegaride.it); si tratta di una piece in VII puntate-tormentone (sic!) ognuna con il sottotitolo, “… ma chi cazz’è ‘sto Zunino?”. Molti passaggi si riferiscono a produzioni vinarie, e come un refrain ad ogni impresa o scalata immobiliare-finanziaria si ripete la ghiotta domanda:” Ma con che soldi Zunino ha potuto farlo?!”. Formalmente le risposte ci sono tutte, dai documenti ufficiali offerti dai siti intrecciati di Risanamento S.p.a. e di IPI S.p.a., che era una controllata di Risanamento S.p.a (poi passata a Coppola)..
Risanamento di che cosa? Cose napoletane, che noi abbiamo imparato negli anni a conoscere, da quando la Banca d’Italia, che deteneva le azioni di Risanamento, decideva di vendere il patrimonio, quello che si affaccia sul celeberrimo o famigerato Rettifilo (lo sventramento post-unitario con i Savoia in prima linea nell’affare). Già i Savoia, che – secondo la piece sarebbero sbarcati a Napoli il 15 marzo 2003 non per omaggiare San Gennaro ma per “percorrere per la prima volta in limousine le strade decorate con i tesori di pietra e vedere finalmente con i propri occhi” il redditizio Rettifilo. I Savoia al compleanno di Zunino.
Ma a noi che importa tutto questo?
Che c’importa sapere che Zunino si congiunge con il Gruppo Fiat (IPI S.p.a), e che Risanamento ha concluso il 7 agosto 2003 una joint venture paritetica con la Lehman Brothers, e che il 9 luglio 2004 in un altro giro di acquisizioni Risanamento ha sottoscritto un preliminare di vendita al Gruppo Pirelli R.E. di 5 fabbricati siti in Napoli?
Purtroppo - ed ecco il senso della nostra “curiosità” – queste cose investono quelle decine di migliaia di famiglie che in qualche modo stiamo cercando di tutelare. Sono queste famiglie i “soggetti” o meglio gli “oggetti” principali di molte operazioni, quelle che conferiscono il contante all’operatore.
Risanamento: comitati inquilini, trattative, vendite, rinnovi dei contratti di locazione, ancora vendite, colossale passaggio di reddito dalle famiglie agli “investitori” con plusavalenze da capogiro;
Lehman Brothers: sono quelli della SCIP!!! Le cartolarizzazioni più imponenti d’Europa, con decine di migliaia di famiglie che dovevano andare al macello e che solo per una assoluta determinazione e “libertà di movimenti” dell’Unione Inquilini sono state in parte protette dalla voracità delle finanziarie internazionali.
Che dire poi di Pirelli R.E.?:
basta utilizzare il sito www.unioneinquilini.it e potrete imbattervi con questo gruppo, quando agisce in proprio e quando su mandato di altri fondi immobiliari nelle dismissioni del patrimonio immobiliare dell’INA come di quello di Generali, Alleanza e via dicendo.
Zumino passa oltre: il colpo grosso (“il sogno di una vita”) deve andare a segno a Rogoredo.
Non sono più gli immobili esistenti che passano di mano e con vendite, rivalutazioni e altre vendite producono rendite da capogiro; sono le aree ex industriali o affini che potrebbero ripetere moltiplicati i fasti milanesi di vent’anni fa.
E anche questo a noi importa e molto. E’ avvilente il silenzio sindacale sul destino di queste aree, quando, ed è ancora peggio, tale silenzio si rompe per premere su qualche amministratore comunale inizialmente resistente ai cambiamenti di destinazione d’uso, fiancheggiando la proprietà con l’argomento che la valorizzazione immobiliare avrebbe aggiunto liquidità al gruppo industriale in crisi, salvando così una quota di occupazione.Ora siamo all’atto finale dello smantellamento della seconda e terza cerchia industriale metropolitana, a Torino, come a Milano, a Firenze, come a Genova; e in cambio di che?
Si contrattasse sul serio su una industrializzazione di qualità o almeno; si stabilissero dei vincoli con quote serie per l’edilizia sociale!
Ecco il senso del nostro appassionato interesse per queste operazioni; non per fare i giornalisti di rimessa, ma perché su quello che resta si gioca la possibilità di innescare un minimo di calmiere abitativo; altrimenti, schiacciati nel quotidiano dei picchetti, dell’ordine pubblico disturbato, ci resta la resistenza. Ma quanta resistenza al punto di non ritorno urbanistico, e di che tipo?
2. Ma chi è questo Zunino?
Le notizie sono frammentarie e derivano da due fonti, quelle ricavabili dal motore di ricerca Google e quelle da alcuni organi di stampa (in particolare “Il Sole 24 ore”). Su Panorama è abbastanza interessante un articolo del 16 ottobre 2004 dal titolo i “Padroni delle città”. Ma in nessun caso si risale all’origine dei soldi.
Dati elencati di seguito, senza pretese di organicità:
Luigi Zunino, è nato a Nizza Monferrato, pare il 1 maggio 1959..In un albero genealogico appare un Pio Zumino Peggio (imparentato con una discendente da Filippo il Bello) – nato nel 1920, morto nel 2000. Gli Zunino sono sparsi nel Piemonte dal Monferrato alla costa (Savona).
Un Massimo Zunino, nato a Savona il 26 aprile del 1956 è stato eletto deputato DS nel maggioritario nel collegio 4 (Savona) ed è membro (sic!) della VIII Commissione della Camera (Ambiente, Territorio e … Lavori Pubblici).
Un altro Zunino, Franco sempre di Savona, appartiene al PRC, ed è stato candidato alle ultime europee; ha parteggiato nel congresso conclusosi recentemente per la mozione 1 (Bertinotti). Una giovane Zunino, Ivana, fa parte dell’immenso stuolo dei collaboratori di Renzo Piano. E così via dicendo.
Sono imparentati tra loro? Non lo abbiamo accertato.
Passando ai collegamenti politici-finanziari di Luigi Zunino, questo emerge da una serie di indiscrezioni (sempre su Google). Da “La Voce della Campania”:
“…un altro bassoliniano di ferro, il Luigi Zunino, legato a filo doppio ad Alfio Marchini. Insieme i due mattonari – aupice Massimo D’Alema – hanno messo a segno la maxi operazione del Risanamento, riuscendo magicamente a rilevare un patrimonio immenso di migliaia di miliardi di vecchie lire… praticamente senza sborsare un quattrino”. Da NetCall Gestione Notizie. 06.03.2002.
Luigi Zunino nelle sue operazioni è stato assistito dal gruppo svizzero IBI Bank, una holding che opera con una sicav lussemburghese e con l’ex manager Ferruzzi. L’IBI era a quel tempo azionista di Risanamento Napoli con il 3,7% delle azioni. Zunino operava in un asse con il Conte Colleoni.
Andiamo avanti: Dalla Scheda/PI si apprende che il suo consulente speciale risulta essere Giuseppe Garofano, storico stratega finanziario di Montedison (vedi Ferruzzi). Chi è o è stato Giuseppe Garofano? Nome di spicco nell’inchiesta Mani Pulite, tangenti Enimont ecc. riappare negli anni 2000. come Presidente della Cartiera Reno De Medici che si occupa di tante altre cose e così via.
Il 6 febbraio 2005 all’OPUS DEI di Torrescala, Milano, college di formazione dirigenti una delle prolusioni per l’inaugurazione dell’anno accademico è svolta da Giuseppe Garofano.
Dove si colloca Luigi Zumino?
Fa parte del Comitato Esecutivo di Assoimmobiliare, presieduta da Gualtiero Tamburini. E’ l’associazione cui aderiscono i nomi illustri di questo settore: Gabetti, Alessandro PuriNegri (Pirelli R.E.), Gerardo Solari del Borgo (Deutche Bank Fondimmobiliare sgr) e vedi vedi… nel Comitato Esecutivo siede anche Virgilio Tesan (già Generali Properties) e …Romeo.
A tale associazione tenta opporsi la Confimmobiliare, presieduta da Stefano Ricucci (1) (che aveva tentato inutilmente di scalare l’IPI passata poi a Coppola e di entrare del CDA della BNL), ma il clou degli aderenti è rappresentato da Gaetano Caltagirone accompagnato da con una costellazione di banche come la Carige, la Banca Intermobiliare, la Banca Nuova, la Meliorbanca ecc. ecc..
E’ un tentativo di riequilibrare la forza di Assoimmobiliare che resta però la dominante.
Ma in questi giorni è stato ratificato l’accesso al salotto buono di quest’associazione del Professor Eolo Giovanni Parodi, presidente dell’ENPAM, sigla che conosciamo per una dura vertenza sindacale.
(Sole2ore, 8 febbraio 2005: “MarketCafè. Ricucci recluta Statuto ed Eolo Parodi).
Alcune considerazioni sulla sostanza delle operazioni di Luigi Zumino.
Il Gruppo Zunino ha acquistato l’area di Rogoredo (ex Montedison - Ferruzzi – Garofano…MI) addirittura nel 1998. Ha avviato l’acquisto e vendita frazionata degli immobili di Risanamento (Banca d’Italia) subito dopo. Ha “acquistato” Lingotto e via dicendo.
Sono operazioni di “valorizzazione” e trasformazione colossali avviate e concluse formalmente a nome proprio ma per conto di chi? Dalla catena di rapporti dovremmo dedurre che tali affari sono sostenuti dalla proprietà originaria in un concerto di rapporti facilitati dall’appartenenza all’associazione di Gualtiero Tamburino.Le operazioni tuttavia hanno bisogno di garanzie reali; tra le più solide sono state quelle rappresentate dal processo di vendita degli immobili di Risanamento; anche senza aver venduto basta aver definito il programma di vendite per poter avviare altre operazioni finanziarie (come la creazione di fondi immobiliari). E’ quanto è avvenuto anche per altri soggetti, tutti collegati tra loro, come Pirelli R.E. e Generali Properties.
In seconda battuta si opera con delle prevendite; come per la trasformazione del Lingotto che per alcuni analisti non è stato di elevata redditività, condizionato com’è ad una ottimale utilizzazione dei volumi espositivi, di convegno e di rappresentanza.
Discorso analogo per l’Area Fiat di Firenze-Novoli che merita però un minimo di approfondimento. Zunino ha operato su quest’area industriale, tramite IPI. Fino alla cessione di questa finanziaria a Coppola, ZUNINO con IPI possedeva il 40% della “Proprietà Immobiliare Novoli” il restante 60% essendo suddiviso tra Monte dei Paschi, Cassa di Risparmio di Firenze e il Gruppo Bodini. L’operazione è stata rilevante: investimento 500 milioni di euro, ritorno dell’investimento 25%, E si tratta di un “ritorno” sicuro perché i 9/10 dello spazio edificato è coperto da denaro pubblico con la realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia e del Polo Universitario di Giurisprudenza e Scienze Politiche. Operazione che lo ha messo in condizioni di occuparsi d’altro Diverso potrebbe essere il risultato di Montecity-Rogoredo, anche se il clou dell’affare è condizionato alla collocazione di immobili ad uso residenziale di pregio e non ad insediamenti produttivi di alta qualità (quelli delineati come strategia dello sviluppo da Montezemolo).
.Comunque i Zunino, i Ricucci, i Coppola, che appaiono sulla scena come i dominatori dell’ immobiliare, a ben vedere non agiscono mai da soli, alloro fianco (o alla loro testa) stanno i Puri Negri, i Caltagirone, i Ligresti.
Dal 30 marzo al 2 aprile 2005 a Milano-Rho in un padiglione della nuova Fiera si celebra l’ “EXPO ITALIA REAL ESTATE”; sponsor principali il “Gruppo Zunino” (Risanamento Spa) e Pirelli RE; Zunino tiene banco nella Sala Blu ripresentando il progetto “Santa Giulia” (Montecity di Rogoredo) e tra i comprimari oratori non solo gli altri suoi partner ma dei politici con ruoli particolari, come il sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, che ha confermata la sua presenza; invitati l’assessore all’urbanistica del Comune di Torino Mario Viano, il Vice Sindaco di Napoli Rocco Papa, e Gianbattsta Bufardeci, sindaco di Siracusa. In questi incontri sono assenti-non invitati, i sindacati e le stesse centrali cooperative. L’inquilinato già servito e non ringraziato è all’origine dei soldi. La classe operaia … neanche sullo sfondo.
(1) Stefano Ricucci, in concorso con Gianpiero Fiorani della Banda Popolare di Lodi, sarebbe in procinto di aggiudicarsi la “gestione e valorizzazione” del patrimonio immobiliare dell’Enasarco (l’ente di previdenza degli agenti di commercio). Valore del patrimonio 3,2 miliardi di euro. La concorrenza nella gara è al massimo livello con i gruppi Pirelli RE, Generali, Caltagirone, fino alle note banche d’affari anglosassone, come la Goldman Sachs, JP Morgan e Morgan Stanley, quelle di SCIP1 e SCIP2. La gara è stata fissata per il 15 marzo. Per i pettegoli e gli invidiosi che ancora non ne fossero a conoscenza Stefano Ricucci “sta” con Anna Falchi!
Fonti principali: Google, Sole24ore, Panorama.