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Firenze: Congresso provinciale – risoluzione e appello


 

Unione Inquilini - Provincia di Firenze

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Firenze, 12 marzo 2005.

Congresso provinciale – risoluzione e appello

AI SINDACATI DEI LAVORATORI

AI SINDACATI DEGLI INQUILINI

ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

AI COMITATI DEI CITTADINI

Loro indirizzi

L’assemblea congressuale tenutasi sabato 12 marzo 2005 ha affrontato molte questioni che fanno parte della nostra attività.

Tra queste lo stato dell’edilizia residenziale pubblica esistente (da Casa Spa in poi) e i processi di cartolarizzazione con problemi non risolti per oltre 500 inquilini (in particolare il comparto ex INPDAI con 250 famiglie in grave crisi) vanno  sistematizzati e risolti celermente e confidiamo di poterlo fare.

Ma al centro della nostra discussione è la crisi sociale lacerante, rappresentata non solo dai 7000 sfrattati con formula esecutiva e dalle oltre 4000 domande (solo a Firenze) per un bando ERP, ma dall’assoluta solitudine degli sfrattati per morosità, dall’avvilimento di migliaia di anziani, inermi e terrorizzati di fronte a un feroce e indisturbato mercato immobiliare privato.

La questione non è solo fiorentina, questo lo sappiamo bene, ma mentre in alcuni casi, di grande rilevanza nazionale, si sta prendendo coscienza della necessità di agire e si agisce, qui le cose non vanno bene, anzi si ha l’impressione che intorno alla questione si sia realizzato un inspiegabile di muro di gomma istituzionale.

Per entrare nel merito, ricordiamo che recentemente e in modo emblematico una delegazione ONU sugli sfratti si è recata a Roma, invitata dal Comune stesso, ed ha registrato un’inversione positiva: un atto deliberativo attiva un programma di 10.000 alloggi pubblici; è stata approvata la delibera che dichiara “ Roma città libera dagli sfratti”; il confronto tra Amministrazione Comunale e i sindacati degli inquilini e dei lavoratori è di tipo preventivo; si è saldato un fronte unico tra l’Unione Inquilini e settori fondamentali del volontariato come la Caritas, Comunità di Sant’Egidio ed Emmaus.

A Firenze a dieci mesi dal rinnovo del Consiglio Comunale la questione casa non è in agenda; non è nemmeno preannunciato il consiglio comunale straordinario sulla casa di cui si parla da cinque mesi, non è previsto un confronto impegnativo sul Piano Strutturale per i suoi effetti sul fabbisogno sociale d’abitazioni.

Eppure le questioni da noi esposte sono connesse all’impoverimento di crescenti strati della popolazione; alla deindustrializzaione e alla delocalizzazione si accompagna la caduta del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni, colpiti anche da una politica tariffaria che sta perdendo ogni tratto di protezione sociale. E’ uno scenario di crisi che riguarda tutte le generazioni.

Per sbloccare uno stato di cose che porta ad una progressiva depressione delle stesse volontà di riscatto sociale dobbiamo realizzare un fronte unico; lo richiede il sentire comune.

Proponiamo pertanto:

una riunione di lavoro tra rappresentanti sindacali, di associazioni, e movimenti di base nella quale verificare le posizioni di ciascuno per una azione unitaria, e alla redazione di una dichiarazione che contenga  richieste urgenti anche nei confronti delle istituzioni locali.

Cari amici, se non è purtroppo più tanto vero che… uniti si vince…di certo si perde meno!

Cordialmente

L’ASSEMBLEA CONGRESSUALE

DELL’UNIONE INQUILINI




Data notizia18.03.2005