Napoli: Congresso provinciale
UNIONE INQUILINI
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Napoli 5 Congresso Provinciale dell’ Unione Inquilini.
In data odierna 03/03/2005 alle ore 09:00 presso la Sala Santa Chiara Piazza del Gesù si è svolto il 5° Congresso dell’Unione Inquilini di Napoli.
In apertura del Congresso Provinciale tutti i componenti del Direttivo e della Segreteria Provinciale uscente rassegnano le dimissioni dagli incarichi e dai compiti fin qui ricoperti e delegano il Congresso ad eleggere i nuovi quadri dirigenti.
Su proposta di Lopresto l’Assise Congressuale elegge all’unanimità l’Ufficio di Presidenza che risulta così composto: Lopresto Domenico, Bocchetti Immacolata, Magyarova Zlatica.
Esaurita la fase di costituzione dell’Ufficio di Presidenza si procede alla verifica e al controllo dei verbali delle varie Assemblee di zona con le elezioni dei delegati.
Vengono acquisite dall’Ufficio di Presidenza i verbali,i documenti e le mozioni firmate dalle sedi già oggetto di discussione e di voto da parte degli iscritti che hanno partecipato ai vari congressi.
Il Presidente dell’Assemblea legge i documenti congressuali presentati dal Segretario Nazionale e dal Segretario Provinciale uscente e dichiara aperto il dibattito. Intervengono nel merito: Lopresto Domenico,Magyarova Zlatica,Aiello Ferdinando,Carelli Raffaele, Bocchetti Immacolata,Ostetrico Assunta, Duro Rosario, Cimminiello Luisa,Caramello Giuseppe, Filosa Giorgio, Sarpa Paolo, Mantelli Pietro, Grieco Sergio,Matarazzo Antonio,Esposito Ciro, Boniello Bruno,Salvati Anna, Di Pasquale Maria Rosaria, Romano Salvatore,Calatè Carmine,Fuccillo Gennaro,De Rosa Rachele,Damiano Isabella,De Palma Raffaella,Raiano Mario,Raiano Domenico,Raiano Elvira,Sarracino Salvatore,Saracino Rosario,Gragnano Gennaro,Morlando Giacomo,Amoroso Concetta,Rocco Angela,Carillo Francesco,Pesce Rosaria,Todero Diana,Rossano Anna,Caso Giovanna,Caso Concetta,Silvestro Ciro,Salvati Michele,Maisto Pasqualina,Auricchio Ciro. Gli intervenuti insistono molto sulla necessità del rilancio e della ripresa dell’edilizia residenziale pubblica, sulla emergenza degli sfratti determinati dalla legge 431/98 e dalla vecchia legge sui patti in deroga, sull’inadeguatezza del fondo sociale erogato dal governo per il sostegno all’affitto, dell’opposizione fiera e dura contro i piani di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica,sulle manutenzioni mai fatte negli alloggi popolari. Più di un intervenuto propone di presentare al Congresso Nazionale quattro mozioni: A)Campagna nazionale di massa,martellante e continua contro Amministrazioni Comunali ,Governi e Partiti Politici di destra, di centro o di sinistra che vogliono continuare nella follia di vendere il patrimonio pubblico disponibile; B) Avvio di una campagna di mobilitazione e di sensibilizzazione di massa per l ’acquisto e/o costruzione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica o di alloggi vuoti e liberi esistenti nelle grandi città da destinare al vecchio e nuovo bisogno abitativo; C) abolizione del canale libero nella legge 431/98 o in assenza di ciò detraibilità totale dell’affitto anche per il canale libero nella dichiarazione annuale dei redditi; D) Nuovi investimenti pubblici per l’acquisto o la costruzione di alloggi di edilizia residenziale pubblica; E) Proposta di modifica dell’articolo 14 dello Statuto nella parte in cui prevede un delegato ogni 100 iscritti sostituito con la designazione di un delegato ogni quattrocento iscritti; F) Appello al Congresso per la nomina di una Segreteria, Presidenza e Coordinamento Nazionale attenta a valorizzare tutte le potenzialità presenti a livello nazionale e meridionali in particolare.
Rapporti con la CUB e il Caaf di Base: su proposta di Lopresto,Bocchetti,Magyarova Aiello, l’Unione Inquilini di Napoli chiede al Congresso di modificare la semplice adesione dell’Organizzazione Sindacale Unione Inquilini alla CUB in un rapporto organico proponendo di trascrivere sulle prossime tessere UNIONE INQUILINI – CUB in sostituzione della dicitura aderente sul retro della tessera e di avviare un processo di unificazione con altre realtà sindacale esistenti all’interno della CUB . Sempre su proposta di Lopresto, accolta all’unanimità, si chiede che tutte le sedi dell’Unione Inquilini che fanno anche sportelli Caaf e Patronato versino le quote dovute al Caaf di Base; la Segreteria Nazionale dovrebbe verificare che ciò avvenga. Esauriti i doveri nei confronti di altre Organizzazioni della CUB l’Unione Inquilini di Napoli chiede che debbano essere garantiti anche i diritti tra i quali: un compagno dell’Unione Inquilini a pieno titolo( quindi non a livello personale) deve sedere nel Consiglio di Amministrazione del Caaf di Base e del Patronato, con diritto di voto ,di decisione e di rappresentanza reale. Un compagno nostro che sia espressione e riferimento delle esigenze della nostra Organizzazione Sindacale.In mancanza di ciò l’Unione Inquilini di Napoli sospende l’attività del Caaf nelle sue sedi e non avvia l’esperienza del Patronato. Si rammenta ai compagni che le nostre sedi sono sempre di più Case del Popolo,luoghi dove i cittadini vengono e chiedono servizi che noi attraverso il Caaf e il Patronato riusciamo a dare ( Isee, Red, 730 Unico Reddito di Cittadinanza Richieste Assegni Sociali per i tre minori e per le maternita’ ,pratiche pensionistiche ecc ) e che vogliamo continuare a dare sempre di più,sempre ( beninteso ) che ci mettono in condizione di poterlo fare. Quello che va cambiato e da subito è il rapporto esistente tra queste Organizzazioni o Centri di Servizi della Cub e la nostra Organizzazione.Alle ore 16:00 non essendoci altri iscritti a parlare si da lettura delle votazioni avvenute nelle varie sedi e dell’elezione dei singoli delegati di zona: per Miano eletta Bocchetti Immacolata, per Scampia eletto Lopresto Domenico,per Secondigliano eletta Trematerra Immacolata,per Piscinola eletta Coletta Gemma,per Pianura eletto Aiello Ferdinando,per Fuorigrotta Soccavo eletto Duro Rosario,per Poggioreale eletta Magyarova Zlatica,per Ponticelli eletto Basile Antonietta.Il nuovo Direttivo Provinciale dell’Unione Inquilini di Napoli risulta così composto: Bocchetti,Lopresto,Trematerra,Coletta,Aiello,Magyarova,Basile,Duro.
Del che è verbale. Il Presidente
Napoli 03/03/2005 Bocchetti Immacolata
Napoli 24/02/2005 Diritto alla casa difesa dell’ambiente e del territorio
PER IL RILANCIO E LA RIPRESA DELL’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA!!!!
CONTRO GLI SFRATTI DI QUALSIASI NATURA E GENERE!!!!!!!
CONTRO L’AUMENTO DELL’AFFITTO E IL TAGLIO DEI SERVIZI SOCIALI!!!!!!
CONTRO IL DEGRADO,L’EMARGINAZIONE,L’ESCLUSIONE E L’ELUSIONE SOCIALE:PER IL DIRITTO ALLA CASA E ALLA DIGNITA’ !!!!!!!!!
Cari Compagni e Care Compagne: stiamo per dare inizio al 5 Congresso Provinciale dell’Unione Inquilini di Napoli: con l’anno in corso possiamo dire con fierezza che sono passati più di undici anni dall’adesione al Sindacato di tutti i componenti del vecchio Movimento e Comitato di Lotta per il diritto alla Casa e mai scelta fu più saggia e profonda.Con questo non possiamo non ricordare una delle compagne che più di tutte ci spinse ad aderire all’Unione Inquilini e che da tempo non è più con noi,la compagna AnnaMaria Mastroianni sempre amata da tutti e sempre presente nelle nostre lotte ed iniziative tra cui ricordiamo l’intestazione della nostra Associazione di Volontariato intestata alla sua memoria.
Tra le emergenze perenni che la città di Napoli vive sulla sua pelle sicuramente c’è quella del lavoro,della casa,dell’immondizia,dell’emarginazione ed esclusione sociale che si vive nelle periferie e criminalità politica ed economica. Il lavoro che non c’è o che c’è e viene vissuto e praticato tutto al nero e a sottocosto.La questione degli sfratti sta assumendo dimensioni enormi coinvolgendo migliaia di famiglie e di singoli cittadini che non hanno nessuna alternativa se non trovarsi in mezzo ad una strada. Affittare una casa a Napoli o in Provincia è diventato un’impresa impossibile:con mezzo stipendio non ce la fai più. Il Comune di Napoli e l’Iacp le case popolari non le costruiscono più e nemmeno le acquistano: i contributi per il sostegno all’affitto sono stati erogati con il contagocce e l’ultimo bando fatto risale agli affitti dell’anno 2002. Tra gli aventi diritto collocati nella categoria B (i cittadini privi di reddito ) il Comune di Napoli per assegnare i miseri contributi disponibili dovrà procedere al sorteggio (causa le troppe domande presentate) .Tanti cittadini aventi diritto sostengono la tesi che forse sarebbe più giusto da parte del Comune utilizzare questi fondi disponibili per acquistare case da dare in assegnazione a sfrattati e a senza tetto storici. Nell’analisi che facciamo non vanno naturalmente trascurate le grandi questioni
che si stanno giocando sulla pelle dei cittadini napoletani e in modo particolare:
Ø La cessione ( a prezzi stracciati ) da parte della Società Risanamento a Pirelli del proprio patrimonio edilizio e la successiva messa in vendita dello stesso con realizzo di grandi guadagni;
Ø L’acquisto sempre di Pirelli del rione Stella Polare a prezzi di pura svendita e successiva vendita ai legittimi assegnatari a prezzi di mercato ( altro affare pagato dai cittadini );
Ø L’aumento vertiginoso ,in particolare nel centro storico e nella zona della stazione centrale,della pratica dei subaffitti a danno degli studenti fuori sede e degli immigrati;
Ø La vendita da parte del Comune di Napoli del suo patrimonio ubicato nel centro antico e storico della città. Patrimonio immobiliare di immenso valore storico ed architettonico facile preda di interessi speculativi,affaristici e camorristi.
Ø Il riutilizzo delle aree industriali dismesse,in modo particolare Bagnoli e l’area ex Industriale. I piani regolatori approvati prevedono per Bagnoli uno sviluppo turistico ( porticciolo e alberghi di lusso,campi di golf ecc) e poca edilizia pubblica e lo stesso dicasi per la ex zona industriale. Il costo dei fitti a Bagnoli è proibitivo e tutti gli inquilini storici si sono visti triplicare i vecchi affitti. Per fortuna non c’è stata l’assegnazione a Napoli e a Bagnoli della Coppa America perché in caso contrario gli spazi e le aree destinate al poco di edilizia sovvenzionata e popolare che si ha intenzione di costruire se ne sarebbe andata via.
Ø Il grande affare legato allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dove a scontrarsi sono interessi di grandi imprese del Nord impegnate a gestire gli impianti di cdr e inceneritori in Campania( Fiat in primo luogo attraverso la controllata SpA Impregilo società di ingegneria,quotata in borsa, impegnata nei settori dell’ambiente e delle costruzioni il cui amministratore delegato è Pier Luigi Romiti) , banche,camorra e cittadini che sentono il pericolo incombente sulle loro comunità e sul loro sviluppo economico e produttivo. Per chi è interessato a conoscere meglio la portata dell’affare dare uno sguardo all’allegata scheda pubblicata sul quotidiano la Repubblica di sabato 27/02/2005
Le responsabilità sono diverse e tutte note:
Ø In primo luogo l’Amministrazione Comunale che pensa che vendendo case popolari può attingere risorse per pagare i suoi debiti.E’ responsabile del grande saccheggio e delle tante speculazioni ed affari che le società immobiliari stanno facendo sulla pelle dei cittadini napoletani ( Pirelli,Caltagirone,Romeo ) e in ultimo di non fare assolutamente niente per porre un argine,un freno al degrado,all’emarginazione, all’abbandono , che si vive nei quartieri popolari di Napoli.( Nella polemica tra la Iervolino Sindaco di Napoli e il Ministro dell’Interno Pisano sui noti fatti della guerra di Scampia il buon Pisano non è che abbia tutti i torti nel denunciare il disastro sociale esistente nei nostri quartieri. Giusta critica rivolta al Sindaco e giusta autocritica sarebbe da chiedere a lui e a suoi compagni di governo che dimenticano le loro responsabilità nell’aver cancellato dalla loro agenda politica il Mezzogiorno d’Italia.
Ø Le Organizzazioni sindacali dell’inquilinato ( Sunia Sicet Uniat Assocasa ) che non vogliono organizzare nessuna mobilitazione per il diritto alla casa,alla dignità,alla difesa ,alla valorizzazione,al rilancio e ripresa dell’edilizia residenziale pubblica.Una forte mobilitazione costringerebbe i centri di comando dell’alta finanza che investono e lucrano nella proprietà immobiliare a dover ridiscutere i loro progetti di saccheggio e devastazione della città. Queste cose qui i dirigenti del Sunia, Sicet ,Uniat , Assocasa non le vogliono e al contrario cercano e fanno accordi con grande e piccola proprietà in danno degli inquilini e dei Comuni.
Se vogliamo difendere il diritto alla casa, se vogliamo opporci agli sfratti,se vogliamo ribellarci al degrado,all’emarginazione, all’abbandono crescente dei nostri quartieri e della nostra città dobbiamo avere la forza di ribellarci ed opporci: dobbiamo organizzarci collettivamente ed unitariamente per sconfiggere la rassegnazione e la protesta individuale le quali servono solo ed esclusivamente a farci arretrare e perdere.
Sfratti Zero: a dirsi è bello, metterlo in pratica diventa un’ impresa impossibile. Viviamo dentro una società che afferma il principio che la proprietà privata è sacra e inviolabile, opporsi significa andare allo scontro e non sempre i rapporti di forza ci permettono di forzare gli orizzonti della legalità borghese. Il problema grande che sta sotto i nostri occhi e che tutti nelle Istituzioni fanno finta di non conoscere (per non inimicarsi la rendita) sono le migliaia di alloggi sfitti e vuoti esistenti nelle grandi e piccole città che la proprietà parassitaria non mette sul mercato per speculazione. Si arriva all’assurdo che i Sindaci pur di non fare le requisizioni ( e avrebbero i mezzi legali per farlo in quanto è loro primario dovere tutelare e proteggere la salute pubblica ) fanno regali alla proprietà ( minore Ici ) senza avere in cambio quasi niente.
Dobbiamo riuscire ad invertire la rotta: dobbiamo lottare per fare abbattere tutto ciò che è brutto e fatiscente, recuperare gli immobili in disuso ed abbandonati, rilanciare una grande campagna per nuovi alloggi popolari e impedire la vendita di quelli che ci sono. Guardiamoci intorno e vediamo chi possono essere i nostri interlocutori presenti nelle Istituzioni e nei Partiti Politici . Dobbiamo mettere in piedi un grande movimento di massa che incalzi il Governo ad investire soldi per realizzare nuovi alloggi popolari,questo vale per il governo delle destre o per futuro governo di centro sinistra. Sconti non ne dobbiamo fare a nessuno,perché sui bisogni e le esigenze della povera gente anche noi non possiamo permetterci il lusso di scherzare. Con grande onestà dobbiamo denunciare il fallimento di tutte le politiche sulla casa prese dai governi negli ultimi dieci anni ,dai patti in deroga ,alla legge 431/98 incluso le utopie del sostegno all’affitto del fondo sociale . Sono leggi che non hanno funzionato e che meritano di essere cancellate.
DIRITTO ALLA CASA- AL LAVORO ALLA DIGNITA’ –
DIFESA DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO DAGLI ASSALTI DELLA SPECULAZIONE E DELLA CAMORRA.