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Proposta di incontro nazionale


 

Ordine del giorno integrativo alla Risoluzione della Commissione Erp

La necessità di una nuova edilizia residenziale pubblica è affermata da diverse parti:

-         in incontri tra le regioni;

-         in sede ANCI

-         dalla petizione confederale

-         in convention pubblico-privato

-         da alcune forze politiche

-         dall’Aniacap

e via dicendo

La questione affrontata da tutti è quella del finanziamento necessario ma anche dell’individuazione degli strumenti urbanistici connesso ad una particolare trasformazione della cosiddette aree di resulta industriali.

Alcuni riparlano di una nuova Gescal, altri di istituire della “tasse di scopo”, oppure di intervenire con una destinazione all’ERP di parte dell’ICI incrementata dalle nuove valutazioni sulle rendite catastali; si accenna anche alla opportunità di destinare a tale scopo i fondi pensione anche dopo l’operazione TFR, ancora è presente la richiesta di destinare almeno l’1% del bilancio dello Stato al ERP; noi recentemente avevamo tentato di convincere alcune componenti istituzionali e sindacali della abrogazione delle detrazioni forfetarie nelle locazioni a libero mercato destinando il flusso erariale ad un nuovo capito ERP.

Sulla questione delle aree e dell’uso della resulta industriale la situazione è ancor più confusa, per la scelta dei comuni di non attivare la 167, e di affidarsi ai finanziamenti di progetto, o ad una benevola concertazione con i privati proprietari o investitori; ed intanto la trasformazione asociale delle aree dimesse è avanzata senza una decente contrattazione pubblica:

Su queste due questioni si gioca la possibilità di passare dalla denuncia ad una seria rettifica o addirittura alla svolta necessaria.

E’ urgente:

-         un chiarimento a tutto campo

-         un incontro molto aperto e franco

-         una definizione di quello che si deve  e si può fare già nella fase precedente le prossime elezioni politiche.

Invitiamo i soggetti che già affermando la necessità della svolta ad un incontro nazionale nel quale si realizzi una vera e propria lobby per il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica necessaria.

Pensiamo ai sindacati inquilini, ai sindacati dei lavoratori, agli operatori pubblici del settore, agli amministratori locali, comunali e regionali,parlamentari, ad interi gruppi politici, ai coordinamenti di comitati  dei cittadini, alle associazioni del volontariato, ai movimenti contro le privatizzazioni, ad urbanisti, associazioni ambientaliste, gruppi universitarie, e non ultimi i centri sociali che hanno praticato l’obbiettivo sulle aree ed edifici industriali di resulta.

La preparazione dell’iniziativa o di più iniziative - da realizzarsi a Milano, Firenze, Roma e Napoli con un evidente significato strategico dovrebbe concludersi entro giugno-luglio-  e tenersi alla fine di settembre, inizio di ottobre.

Vincenzo Simoni




Data notizia20.03.2005