* Lunedì 22 ottobre dalle ore 17,30, PRESIDIO davanti al comune di Bergamo: “Perché sia cancellata la quota dell’IMU imposta dal comune sulle case popolari”.
Rassegna stampa: L’Eco di Bergamo: QUI; Bergamonews: QUI.
Il governo Monti ha previsto nel decreto salva Italia che la nuova tassa IMU sarà applicata anche alle case popolari. Successivamente a fronte delle proteste organizzate dai sindacati degli inquilini, ripensandoci, ha cancellato la quota destinata allo stato, lasciando però alle singole amministrazioni la facoltà di normare la riscossione della quota dovuta alle amministrazioni locali.
A Bergamo se la tassa sarà interamente riscossa sulle case popolari l’Aler si vedrà obbligata a dedicarvi buona parte (2.000.000 di Euro) delle sue risorse economiche, che oggi sono dedicate alle spese di manutenzione degli alloggi popolari. E non solo mancheranno le manutenzioni, ma si rischia seriamente un aumento dei canoni sociali d’affitto.
In sede di adozione delle tariffe IMU su sollecitazioni dei sindacati degli inquilini delle case popolari tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale hanno sottoscritto un invito al sindaco e all’assessore al bilancio, il leghista Enrico Facoetti, affinché le case popolari di Bergamo fossero totalmente o in parte esonerate dal pagamento dell’IMU.
Il giorno 16 Ottobre si è ritrovata la prima commissione consigliare per discutere delle tariffe e del regolamento IMU di Bergamo è l’amministrazione di centrodestra ha scelto di abbattere l’IMU ai commercianti e ristoratori (per un milione di Euro), ma non alle case popolari. E’ in sostanza la solita pantomina si votano ordini del giorno per tacitare le proteste e poi si prevedono provvedimenti a scapito dei ceti popolari e a favore di chi è meno in difficoltà.
Ora lunedì 22 ottobre alle ore 17,30 si riunisce i consiglio comunale di Bergamo per approvare le nuove aliquote IMU, il Partito della Rifondazione Comunista invita tutti i cittadini, e in particolare gli abitanti delle case popolari a esssere presenti davanti al palazzo comunale di Bergamo, per protestare contro le scelte inique e antipopolari dell’amministrazione di centrodestra di Bergamo. (Rifondazione Comunista -Bergamo)