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Roma: Situazione molto critica per l’ATER di Roma. articolo di Stefano Zuppello, del CDA Ater


 

Roma, 7 gennaio 2013

 

ATER DI ROMA, VERSO LO SCIOGLIMENTO DEL CdA

 

A pochi giorni, così almeno spero, dallo scioglimento del CdA dell'ATER di Roma che dovrebbe avvenire con le dimissioni del Presidente Prestagiovanni, futuro candidato del PdL alle Regionali, volevo fare alcune considerazioni su questo anno nefasto vissuto in seno al Consiglio.

In due anni di commissariamento e in uno di CdA sempre a guida centro destra l'ATER di Roma si è praticamente sfaldata sotto l'inefficienza, l'incapacità e l'arroganza di chi non ha considerato l'Azienda come un bene pubblico di grandissimo valore sociale.

In poco tempo sono riusciti a distruggere l'opera di risanamento anche finanziario iniziato dal centro sinistra (il saldo di un mutuo di oltre 100 milioni di euro che praticamente ipotecava, mettendolo in mano alla banca, tutto il patrimonio pubblico) che ai successori ha lasciato un'entrata netta nelle casse dell'ATER di circa 30 milioni di euro all'anno. Con una valutazione inopportuna si è scelto di usare quelle entrate non per finanziare le gare d'appalto per la manutenzione degli immobili, ma per coprire le mancate entrate della Giunta Polverini pagando le Ditte che stavano svolgendo lavori straordinari (ascensori e coperture) con finanziamenti già approvati dalla passata Giunta Regionale di centro sinistra.

Poi Fiorito ci ha fatto sapere dove sono finiti molti soldi della Regione.

Ma non ci si è fermati a questo. In un anno di cosiddetto lavoro il CdA non ha approvato nessuna delibera di programmazione degli interventi né di riorganizzazione interna. Troppo occupati i consiglieri di maggioranza a farsi fotografare con scope e a scrivere su facebook pettegolezzi su altri consiglieri, prodi guerrieri che si sono battuti per la "pulizia e trasparenza" dell'ATER. Questo perché hanno giustamente raccolto le segnalazioni arrivate da qualche rappresentante dei comitati degli inquilini che denunciavano alcuni lavoratori dell'Azienda di aver compiuto atti illegali per favorire se stessi nella vendita di alcune abitazioni. Sarà la magistratura a far chiarezza se sono stati commessi davvero dei reati. In passato, con la Presidenza di centro sinistra, l'ATER ha avviato una serie di inchieste che hanno portato, alla loro conclusione, il licenziamento di alcuni dirigenti per come avevano gestito il denaro pubblico su alcuni appalti di manutenzione. Inoltre si era istituita una commissione di controllo su tutti gli appalti. Peccato che questa commissione sia stata cancellata dalla maggioranza di centro destra.

Altro esercizio praticato è stato quello dei continui spostamenti del personale. Spostamenti inutili, controproducenti e punitivi che, di fatto, hanno "premiato" senza motivo apparente alcuni dipendenti, forse perché "segnati dal destino" (basti pensare che la segreteria del vicepresidente è composta da ben tre persone) e, di fatto, hanno rallentato il lavoro delle zone territoriali. Un continuo giro di personale che non si sta fermando neanche in questi giorni dove logica vorrebbe un minimo di calma per il poco tempo rimasto a disposizione. Anzi, come ciliegina sulla torta, è stato nominato un nuovo Direttore Generale, preso dall'esterno con ulteriore aggravio per le finanze dell'Azienda. La scelta dei consiglieri di centro destra è caduta su un consigliere provinciale della Destra di Storace: Renato Panella. Un direttore che avrà giusto il tempo di capire dove è capitato, visto che leggendo il suo curriculum non sembra avere molta esperienza nei ruoli di amministrazione pubblica.

Ma il fatto più grave rimane il prosciugamento delle casse dell'ATER che impedirà qualunque intervento di manutenzione sugli immobili. Anzi, sta impedendo anche la conclusione dei lavori in via di svolgimento come la messa in opera degli ascensori ABA. Una situazione che mette a rischio anche i lavoratori dell'ATER che non possono dare nessuna risposta agli inquilini che, pagando l'affitto, hanno diritto a questi interventi. I nostri prodi guerrieri della trasparenza vorrebbero risolvere la questione con il "pronto intervento". Ci saranno le gare d'appalto per scegliere le Ditte che dovranno fare questi lavori o saranno scelte quelle "di fiducia" iscritte ad un albo? E la priorità dei lavori da eseguire da chi saranno decisi? Spero che saranno date risposte a queste domande

Anche dal lato amministrativo non ci possiamo lamentare. Oltre al già denunciato continuo spostamento del personale abbiamo assistito a direttive emanate da alcuni uffici, forse etero diretti da persone esterne all'ATER che andavano in conflitto con direttive di altri uffici che cercavano di mantenere le normative vigenti e le interpretazioni ottenute negli anni. Questo sta generando altra confusione nelle zone e un conflitto tra competenze che certo non è positivo.

Questa è la situazione. Gli inquilini delle case popolari hanno visto di nuovo piombare l'Azienda nel buco nebuloso delle promesse e del patrimonio lasciato al degrado. Il personale dell'ATER è stato colpito nella dignità del proprio lavoro e senza nessuna assicurazione sul proprio futuro. L'opera di risanamento finanziario è stata praticamente bloccata così come quella di una vera trasparenza.

Il clima di incapacità, arroganza e paura che si è respirato in Azienda è stato fortissimo e, insieme all'assenza di un Presidente che non è stato in grado di gestire la sua maggioranza e alla guerra continua in seno ad essa, ha reso inutile qualunque iniziativa che il sottoscritto, insieme all'altra consigliera d'opposizione Maria Teresa Altorio, ha cercato di portare avanti in favore di quel bene pubblico che è l'ATER e le case popolari di Roma.

Riprenderci la Regione vorrebbe dire anche cambiare davvero politica sul diritto all'abitare e sulla difesa del patrimonio pubblico. Idee su come fare questo ne abbiamo e le vorremmo confrontare con le altre forze della coalizione. Un'Agenzia Unica Regionale, il reperimento di appartamenti ricorrendo alla densificazione e non all'edificazione, il controllo sui lavori di manutenzione, la semplificazione delle norme per facilitare il controllo e l'intervento sugli abusivi sono alcuni dei temi da affrontare subito.

Le elezioni di febbraio dovranno vederci voltare finalmente pagina.

Stefano Zuppello

Consigliere di Amministrazione ATER di Roma

 




Data notizia05.06.2013