Contattaci Rss

Roma: AUDIZIONE DECRETO IMU ATTO CAMERA 1544 - La posizione dell’Unione Inquilini in merito al decreto in questione è molto critica.


 

AUDIZIONE DECRETO IMU ATTO CAMERA 1544

Roma 20 settembre 2013

 

                                  Ai Presidenti  e ai componenti delle Commissioni Bilancio e Finanze

 

La posizione dell'Unione Inquilini in merito al decreto in questione è molto critica.

In primo luogo, per una ragione che riguarda l'insieme della manovra sull'IMU, come proposta dal governo.

Il presente decreto, infatti, si presenta come prima parte di un intervento  che dovrebbe completarsi con la legge di stabilità attraverso introduzione della cosiddetta "service tax" che dal 2014 dovrebbe sostituire l'IMU.

La denuncia che noi facciamo con estremo vigore è la seguente: con l'introduzione della service tax, almeno una parte sostanziale di quanto prima pagavano i proprietari di IMU, sarà trasferita agli inquilini. In una situazione in cui ci sono circa 70 mila sfratti l'anno (di cui oltre 60 mila per morosità), si rischia di aggravare di molto una situazione di sofferenza abitativa che è  strutturale.

Rispetto, al merito specifico del decreto in esame,  abbiamo elaborato una serie di emendamenti secondo una logica precisa: l'intervento fiscale deve penalizzare la rendita immobiliare speculativa e favorire l'affitto a canoni compatibili con i redditi attuali, anche  con un più marcato intervento per la fiscalità di vantaggio al fine di riconvertire gli sfratti in atto in nuovi contratti di locazione.

In questo senso, abbiamo fatto lo sforzo di proporre modifiche che si compensano: gli interventi di maggiore spesa a favore delle categorie sociali più deboli e per favorire l'affitto a prezzi compatibili sono "coperte" dalle maggiori entrate previste che vanno dalla cancellazione di misure onerose presenti nel decreto, secondo la nostra opinione sbagliate (per esempio, l'esenzione IMU per le case invendute dei costruttori), dall'introduzione di maggiori oneri per chi tiene le case vuote (spesso in realtà affittate al nero) o pratica affitti da libero mercato speculativo (in questo caso, chiedendo, per tale fattispecie,. la cancellazione della possibilità di optare per il regime della cosiddetta "cedolare secca").

Infine, sottolineiamo l'emendamento che, intervenendo sempre sul regime della cedolare secca, mette in sicurezza la norme che consentono l'emersione dal nero attraverso la registrazione del contratto non registrato o irregolare da parte del conduttore, con le clausole di salvaguardia oggi previste.

Su tale norma pende il rischio di una prossima sentenza di incostituzionalità non sul merito di essa ma per un vizio di forma (eccesso di delega). Il suo inserimento nella legge ordinaria la preserverebbe da tale possibilità. L'emendamento, evidentemente, non comporta oneri per lo Stato. Al contrario, oltre a impedire che venga tolta un'arma efficace nella lotta al contrasto al'evasione, permette all'erario di introitare cospicue risorse derivanti dalla registrazione dei contratti e dall'emersione anche in sede IRPEF di redditi nascosti.

Siamo naturalmente a disposizione dei rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari per ulteriori approfondimenti e verifiche in merito alle proposte avanzate.

 

 

                                                        IL SEGRETARIO NAZIONALE

                                                                 Walter De Cesaris

 




Data notizia20.09.2013

Notizie correlate