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Roma: DECRETO IMU, SERVONO MODIFICHE SOSTANZIALI CHE SPOSTINO RISORSE DALLA RENDITA IMMOBILIARE PARASSITARIA VERSO UNA NUOVA POLITICA SOCIALE DELLA CASA: L’UNIONE INQUILINI PRESENTA LE SUE PROPOSTE DI MODIFICA IN PARLAMENTO. DICHIARAZIONE DI DE CESARIS


 

Roma 20 settembre 2013

COMUNICATO STAMPA

 

DECRETO IMU, SERVONO MODIFICHE SOSTANZIALI CHE SPOSTINO RISORSE DALLA RENDITA IMMOBILIARE PARASSITARIA VERSO UNA NUOVA POLITICA SOCIALE DELLA CASA: L'UNIONE INQUILINI PRESENTA LE SUE PROPOSTE DI MODIFICA IN PARLAMENTO.

DICHIARAZIONE DI WALTER DE CESARIS - SEGRETARIO NAZIONALE UNIONE INQUILINI

 

"Oggi, 20 settembre nell'audizione presso le commissioni riunite bilancio e finanze della Camera dei Deputati, abbiamo presentato le nostre proposte di modifica al cosiddetto decreto IMU.

Abbiamo innanzitutto ribadito la nostra opposizione durissima all'insieme della manovra sull'IMU presentata dal governo. Il decreto in esame, infatti, si presenta come prima parte di un intervento  che dovrebbe completarsi con la legge di stabilità, attraverso l'introduzione della cosiddetta "service tax" che dal 2014 dovrebbe sostituire l'IMU.

Con l'introduzione della service tax, almeno una parte sostanziale di quanto prima pagavano i proprietari di IMU, sarà trasferita agli inquilini. In una situazione in cui ci sono circa 70 mila sfratti l'anno (di cui oltre 60 mila per morosità), si  aggrava di molto una situazione di sofferenza abitativa che è  strutturale. Per tale motivo, quello che Letta ha pomposamente chiamato "piano casa" assomiglia di più a un  "piano sfratti".

Rispetto, al merito specifico del decreto in esame, abbiamo elaborato una serie di emendamenti secondo una direzione chiara: l'intervento fiscale deve penalizzare la rendita immobiliare speculativa e favorire l'affitto a canoni compatibili con i redditi attuali, anche  con un più marcato intervento per la fiscalità di vantaggio al fine di riconvertire gli sfratti in atto in nuovi contratti di locazione.

In questo senso, abbiamo fatto richieste molto precise: va cancellata l'esenzione IMU per le case invendute dei costruttori (un vero regalo ai palazzinari che aiuta a drogare il mercato per mantenere i prezzi artatamente troppo alti), va introdotta una fortissima penalizzazione fiscale per chi tiene le case vuote (spesso in realtà affittate al nero), va cancellata la possibilità di poter usufruire della cedolare secca per i proprietari che praticano il libero mercato (una norma che attualmente avvantaggia i più ricchi   che praticano affitti speculativi), la cancellazione della prima rata IMU del 2013 sulla prima casa non può riguardare i redditi più elevati,  case di lusso e ville

Le risorse ricavate vanno utilizzate per quella che abbiamo chiamato "proposta shock": eliminare ogni forma di prelievo fiscale (proponiamo una cedolare secca simbolica dell'1%) per coloro che accettano di ridurre gli affitti attuali, portandoli ad almeno il 20% in meno di quelli previsti dagli accordi territoriali, al fine di riconvertire gli attuali sfratti in nuovi contratti.

Proponiamo inoltre di decuplicare gli stanziamenti ridicoli previsti per il fondo sociale affitti e per quello per le morosità incolpevole, elevandoli rispettivamente a 300 e 200 milioni.

Infine, sottolineiamo l'emendamento che, intervenendo sempre sul regime della cedolare secca, mette in sicurezza la norme che consentono l'emersione dal nero attraverso la registrazione del contratto non registrato o irregolare da parte dell'inquilino, con le clausole di salvaguardia oggi previste. Ricordiamo che ci sono circa 1 milione di contratti di locazione al nero o irregolare per un importo di circa 5 miliardi di euro sottratti all'imposizione fiscale.

 




Data notizia20.09.2013

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