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primi atti parlamentari post sentenza corte costituzionale contro norme anti canoni neri


Venerdi 21 marzo 2014 alla Camera si discute l'interpellanza urgente presentata dalla deputata di Sel Ileana Piazzoni in merito agli effetti della sentenza della corte costituzionale che ha dichiarate illegittime le norme in materia di registrazione dei contratti in nero da parte di inquilini. Si tratta del primo effetto della nostra iniziativa.

di seguito l'agenzia di stampa che annuncia l'interpellanza

 

AFFITTI IN NERO: PIAZZONI (SEL), GOVERNO SOSTENGA ONERI CHE GRAVEREBBERO SU

INQUILINI (AGENPARL) - Roma, 18 mar - "Ho chiesto al Governo di intervenire immediatamente per scongiurare i drammatici effetti che potrebbero prodursi a seguito della recente pronuncia della Corte Costituzionale che ha annullato le disposizioni a tutela degli affittuari che denunciavano contratti in nero". E' quanto dichiara in una nota l'On. Ileana Piazzoni di Sinistra Ecologia e Libertà a margine della presentazione di un'interpellanza urgente sulla vicenda che sta allarmando centinaia di migliaia di inquilini che avevano usufruito delle norme contenute nel decreto sul federalismo fiscale. "Le suddette - prosegue la deputata romana - consentivano ai locatari che procedevano alla registrazione di contratti in nero di fissare la durata della locazione in quattro anni più quattro e di ridurre il canone annuo sino al 70-80% rispetto al valore di mercato. Essendo la pronuncia della Consulta retroattiva, sono potenzialmente 500 mila i contratti irregolari che dal 2011 ad oggi potrebbero essere dichiarati nulli, per cui almeno uno o due milioni di soggetti potrebbero essere costretti a pagare ai proprietari, con gli interessi, la parte di canone così decurtata. Gli effetti della sentenza rischiano di essere pesantissimi. Un problema sociale ingente e un colpo duro per molte famiglie, anziani e studenti, in un momento di crisi economica gravissima". "Per questo motivo ho chiesto che il Governo si attivi con urgenza, soprattutto per sostenere gli oneri che attualmente ricadrebbero sugli inquilini, attraverso interventi normativi potenzialmen te attuabili già all'interno del piano casa e valutando in particolare la possibilità di istituire un apposito fondo. I gravosi effetti che si prefigurano - conclude la parlamentare di Sel - non devono ricadere sui tanti inquilini che, senza alcuna responsabilità, rischiano di pagare per colpe riconducibili a norme varate nel 2011 dal Governo Berlusconi".

 




Data notizia18.03.2014