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Livorno: Soddisfatti per l’approvazione dell’emendamento che salvaguarda gli inquilini che hanno registrato i contratti in nero.


 

Comunicato stampa

CANONI NERI

Soddisfatti per l'approvazione dell'emendamento che salvaguarda gli inquilini che hanno registrato i contratti in nero.

 

Siamo soddisfatti per l'approvazione dell'emendamento approvato al Senato con 133 voti a favore, 76 contrari e 12 astenuti, che salvaguarda gli inquilini che hanno registrato i contratti in nero ai sensi dei commi 8 e 9 dell'articolo 3 del decreto legislativo 23 del 2011:

L'emendamento fa salvi gli effetti dei contratti registrati prima del 2015 che salvaguarda gli inquilini che hanno fino al 10 marzo 2014 registrato contratti in nero, questi avranno effetto fino al 31 dicembre 2015.

Ora i proprietari evasori non potranno chiedere né arretrati, ne sentenze di sfratto.

Questa vittoria è frutto dell'impegno delle iniziative sindacali e delle mobilitazioni di questo periodo, di associazioni tra cui Acorn Italy, e Inquilini Traditi.

Un risultato molto importante,che non cancella il nostro giudizio negativo nei confronti delle norme del decreto Lupi del piano Casa che continueremo a contrastare.

Come è noto, la Corte Costituzionale lo scorso 14 marzo aveva dichiarato illegittime, per eccesso di delega, le norme che prevedevano sanzioni per i proprietari che affittavano al nero e conseguentemente benefici per gli inquilini che denunciavano tale situazione registrando autonomamente i contratti presso le Agenzie delle Entrate. In pratica, con l'emersione dal nero, partiva un nuovo contratto con un affitto annuo pari a tre volte la rendita catastale dell'alloggio, molto più basso di quelli, spesso speculativi, praticati evadendo il fisco.

La situazione paradossale che si andava a creare dopo la sentenza era che veniva "riesumato" il contratto irregolare e l'inquilino si trovava, improvvisamente, nelle condizioni di poter subire la richiesta di restituzione al proprietario evasore le somme pagate in meno con la concreta prospettiva di precipitare nel baratro dello sfratto per morosità.

Sono circa un milione i contratti in nero con un'evasione IRPEF valutata in oltre 1 miliardo e 500 milioni di euro l'anno. Proponiamo alle associazioni della proprietà un patto per la legalità: battere l'evasione fiscale e il canone nero, incoraggiando il canone concordato.

Al governo proponiamo una norma che affermi che quanto recuperato dalla lotta all'evasione nel campo delle locazioni sia investito nella politica sociale della casa.

Alla prossima Giunta chiederemo interventi fiscali che sostengano il canone concordato.

La proprietà privata, come afferma la nostra Costituzione, deve svolgere una funzione sociale: inasprire la tassazione sullo sfitto e battere l'evasione possono essere due capitoli importanti per finanziare un vero piano casa che preveda l'incremento delle abitazioni sociali, che in Italia sono 4 volte di meno che nella media europea.

Paolo Gangemi UNIONE INQUILINI LIVORNO

 

Candidato per UN'ALTRA LIVORNO CON RASPANTI

 




Data notizia14.05.2014