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Roma: Intervento precongressuale dell’UI di Primavalle


Sulla federazione romana dell’Unione Inquilini

L’Unione Inquilini è un composto di militanti, a dire il vero non tantissimi, che operano in maniera coordinata per sostenere le ragioni del diritto alla casa, all’abitare e alla città. L’agire dell’Unione Inquilini dovrebbe fondarsi su una più efficace solidale correlazione con altre realtà sociali, sindacali e politiche impegnate nel medesimo ambito di lotta per i diritti sociali e i beni comuni.

In tal senso, appare naturale la collaborazione con ‘’deliberiamo Roma’’ per la vertenza sui “beni comuni” e con Action sulla questione degli sfratti.

Altrettanto necessaria è una forte interlocuzione con Sel, Rifondazione Comunista e alcuni singoli rappresentanti del PD e dell’M5, nell’ambito di un rapporto politico che andrebbe coltivato in forme più organiche.

Altra necessità è quella di costituire, grazie a un proficuo contributo di collaborazione di alcuni urbanisti, una “rete cittadina per il diritto alla città” per costruire un nostro progetto di città futura.

Sul bilancio dell’attività sindacale svolta, riteniamo importante essere stato importante l’impegno contro il decreto ministeriale per la vendita all’asta a privati delle case popolari, esperienza positiva e sulla quale sarebbe giusto insistere con continuità.

Altrettanto positiva è stata la battaglia contro gli sfratti e la manifestazione davanti al parlamento  che ci ha permesso di interloquire con alcuni parlamentari, al pari dell’organizzazione dei picchetti antisfratto, del presidio davanti alla prefettura e dell’assemblea organizzata nel palazzo autorecuperato di via San Tommaso D’Aquino.

Altro impegno che dobbiamo perseguire con maggiore forza è la proposta per l’autorecupero del patrimonio pubblico abbandonato; si tratta, da una parte, di giungere a una positiva conclusione delle vertenze aperte da tre realtà federate all’Unione Inquilini e cioè quelle della cooperativa Vivere 2000 nel palazzo di Piazza Sonnino a Trastevere, quella della cooperativa Corallo nello stabile palazzo della Regione Lazio (ora messo in vendita) di via San Tommaso D’Aquino e del palazzo occupato e autorecuperato in via Tor De Schiavi 101 dall’ associazione I Blù.

Parallelamente è necessario riaprire una vertenza con Comune e Regione Lazio per ottenere  bandi pubblici, nuovi finanziamenti stabili da destinare all’ auto recupero, per rilanciare la rigenerazione del patrimonio pubblico urbano e contrastare la speculazione edilizia, che vorrebbe rapinare la città dei suoi beni comuni.

Le lotte portate avanti nell’ultimo anno hanno apportato al sindacato una forte visibilità e credibilità, ma restiamo molto fragili a livello organizzativo, come radicamento “militante” e formazione dei quadri dirigenti.

Gran parte dei compagni attivi fanno parte del “nucleo storico” e per questo è fondamentale trovare nuovi quadri, coinvolgere nuovi giovani compagni, avvocati, inquilini etc. per allargare il quadro militante del sindacato.

Su questo proponiamo che si organizzino dei momenti di formazione , per poter strumento per arricchire le cognizioni dei quadri militanti esistenti e come strumento per attrarne altri.

 

COSTRUZIONE E RAFFORZAMENTO DEL SITO ROMANO COME STRUMENTO COLLETTIVO.

Aver creato un sito internet romano dell’Unione Inquilini, luogo nuovo in cui poter trovare e condividere notizie e testimonianze del lavoro svolto, è da giudicare senz’altro positivamente.

E’ però necessario pubblicizzarlo maggiormente, anche grazie al contributo che può venire dai singoli militanti che potrebbero inserire il proprio materiale e altre informazione direttamente dai territori,  scrivendo articoli, inserendo materiale fotografico etc. (così come è stato fatto in alcuni casi, ad esempio in occasione della vertenza con la regione Lazio contro il “piano urbanistico” e nel corso della quale abbiamo rilanciato le proposte del coordinamento Carta, o inserendo le  interviste all’urbanista Paolo Berdini o ancora con la pubblicazione delle iniziative di “deliberiamo Roma’”.

RAFFORZARE LE SEDI LOCALI PER PERMETTERE UN MAGGIOR RADICAMENTO SOCIALE.

Crediamo importante che ci sia una attenzione più forte alle sedi periferiche del sindacato, soprattutto a quelle che si impegnano sull’ERP; è da lì che può e deve venire più  radicamento e forza per le nostra iniziative e sono proprio gli inquilini delle case popolari che possono accrescere la stabilità organizzativa del sindacato. (e lo dimostra la mobilitazione contro il decreto Lupi che ha coinvolto centinaia se non migliaia di cittadini).

Siamo purtroppo “al palo” in merito al numero di iscritti e di deleghe fatte.

Su questo ci dobbiamo impegnare di più, anche perché sarebbe necessario poter destinare un contributo alle sedi periferiche.

Solo con un forte radicamento stabile sull’Inquilinato Erp può garantire il futuro del nostro sindacato.

 

COSTRUIRE LA CITTA’ FUTURA.

Non possiamo esimerci da un impegno nella costruzione della città futura che vogliamo: una città dove i Beni Comuni siano patrimonio della collettività e non merce da svendere ai privati;  una città che non sia governata dagli interessi dei vari Caltagirone etc. e dove sia prioritario il riutilizzo del patrimonio pubblico per un uso abitativo, sociale e culturalee il mantenimento della gestione uso pubblica dei servizi primari (Acqua, Trasporti, Scuol etc.).

In tal senso, le idee di Confedilizia e dei vari speculatori edilizi le conosciamo… sono tristemente chiare e note, dal momento che le perseguono da anni:  cementificazione dell’agro romano,  monopolio nella gestione del mercato immobiliare privato, finanziamenti pubblici per il cosiddetto “Housing sociale”, nuove leggi per il cambiamento delle destinazioni d’uso etc.

Un piano di aggressione alla città che però ha il “pregio” di essere coerente e ben argomentato.

Noi invece non abbiamo una contro-proposta “d’insieme” che appaia altrettanto chiara e verosimile, è per questo che acquista importanza l’idea di organizzare un futuro convegno cittadino per denunciare il piano da “le mani sulla città’’ dei palazzinari, che tra proposta e denuncia sappia costruire una strategia complessiva unitaria su quali aree urbane recuperare, sul housing sociale, sulle implicazioni  della legge regionale,  su come procurare nuovi alloggi da destinare all’ERP etc.

Proposte sperimentali partendo dalle quali sarebbe interessante lanciare la nostra “sfida”.

 

UNIONE INQUILINI PRIMAVALLE




Data notizia24.03.2015