La persecuzione di un inquilino da parte di una proprietaria dopo che ha denunciato l’affitto in nero
Da tre anni la mia proprietaria di casa percepiva 800 euro al mese senza dichiararlo, così come succedeva a molti altri inquilini. Poi è stato emanato il decreto legislativo n.23 del 14 marzo 2011, sotto un governo di centrodestra (Calderoli, Berlusconi) e ha fatto emergere tanti affitti in nero in quanto ha creato un conflitto di interessi tra proprietari e inquilini per cui l’inquilino che denunciava il contratto di affitto non registrato veniva premiato con una forte riduzione del canone di affitto. Dall’emanazione del suddetto decreto legislativo e dalla successiva sua applicazione da parte mia, la mia proprietaria ha promosso cinque cause contro di me . La prima per sfratto per morosità, per aver ridotto il canone di affitto così come previsto dal decreto legislativo n.23/2011. La causa è iniziata nel 2011 e si è conclusa nel 2013 dando ragione a me, ma compensando le spese legali, per cui pur avendo vinto ho dovuto pagare le mie spese legali! La seconda causa è iniziata nel 2012, per sfratto per finita locazione, è ancora in corso con udienza rinviata al 27 gennaio 2016. La terza e la quarta causa, sono iniziate nel 2013 ancora per sfratto per morosità. Per quale motivo? Io avevo inviato alla proprietaria un vaglia per il pagamento di due mesi di canone, perché mi aveva detto che non aveva un conto corrente bancario. Ebbene questo vaglia mi è tornato indietro dalle Poste Italiane con la motivazione : “Beneficiario trasferito”, sebbene la proprietaria non si è mai trasferita da dove abitava . Una delle due cause è stata dichiarata estinta ed io sono stato condannato a pagare le spese al mio legale e all’avvocato della controparte, e l’altra è ancora in piedi con udienza rinviata al 27 gennaio 2016. La quinta causa , per sfratto per morosità, promossa dalla proprietaria dopo la sentenza della Corte Costituzionale n.50 del 2014 è stata rinviata al 27 gennaio 2016. L’avvocato della mia proprietaria mi ha comunicato che dovrei dare circa 30.000 ( trentamila) euro!! In altre parole ora gli inquilini dovrebbero pagare quanto è stato a loro ridotto dal 2011 ad oggi grazie ad una norma legislativa. A questo punto la questione deve passare di nuovo al GOVERNO, questo governo guidato da Matteo Renzi che si qualifica di sinistra, che cosa intende fare per annullare gli effetti di questa sentenza, per non far ricadere sugli inquilini incolpevoli gli effetti disastrosi della sentenza della Corte Costituzionale? O si vogliono premiare i proprietari evasori facendo pagare ora agli inquilini ciò che era stato ridotto per effetto di una norma legislativa? Una delle poche norme legislative che hanno contribuito a far emergere gli affitti in nero!!
Cordiali saluti
Lettera Firmata