Firenze: Edilizia residenziale pubblica. Le proposte di Ś Toscana a Sinistra per garantire il diritto fondamentale all’abitare
Comunicato stampa Sì Toscana a Sinistra – 15 marzo ’17
Edilizia residenziale pubblica. Le proposte di Sì Toscana a Sinistra per garantire il diritto fondamentale all’abitare.
“Mancano a oggi le precondizioni materiali di una qualsivoglia politica pubblica per la governance del sistema Erp, essendo ‘evaporato’ il mutuo della Banca europea e mancando una previsione di finanziamenti costanti, come se il tema dell’abitare fosse secondario e residuale” così Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, ha replicato all’illustrazione del nuovo Testo unico sull’Edilizia residenziale pubblica.
“Spero non si sia davvero persuasi, in tempi di grave crisi economica, che alla domanda crescente di alloggi da parte di migliaia di famiglie si possa rispondere aumentando i canoni e razionalizzando, con annunci un po’ demagogici, i costi di gestione. Avere un tetto sopra la testa non è un lusso, è una necessità e un diritto. Invece veniamo da anni in cui le famiglie sono state spinte ad acquistare le abitazioni e a indebitarsi con le banche, con un’idea che l’edilizia popolare dovesse svolgere un ruolo meramente assistenziale, un ghetto’ riservato a situazioni di disagio psichico e sanitario, a chi vive in estremo disagio sociale e povertà. Se non si distingue tra la domanda di case e la domanda di assistenza si va poco lontano”.
"Riconosciamo la necessità di una razionalizzazione, crediamo però che da questa riprogrammazione non si possano ricavare grandi cifre. Dovremmo semmai pensare di uniformare i regolamenti sui servizi, centralizzare gli acquisti, omogeneizzare gli standard delle varie aziende”.
“Per andare verso un Erp che non marginalizzi e non ghettizzi occorrono un fondo permanente e una pianificazione a medio e lungo periodo degli interventi (nuove costruzioni; manutenzione; efficientamento energetico) o, come scritto nella nostra proposta di risoluzione presentata, la previsione di un criterio di riequilibrio affinché anche chi ha redditi da lavoro e da pensione possa continuare ad abitare in un alloggio Erp, con un canone maggiorato, o essere inserito nel circuito dell'housing sociale pubblico. In tutta Europa l’edilizia pubblica serve anche a calmierare il mercato privato degli affitti".
“Servirà quindi un indispensabile modifica di varie parti della legge regionale riguardo ai punteggi e le condizioni oggettive per l’accesso, riequilibrandoli più sul versante del disagio abitativo rispetto alla dimensione socio-sanitaria, con bandi più accessibili e una rivisitazione dei canoni che sia compatibile con le effettive capacità di spesa delle famiglie e non finalizzata a sostenere in larga parte il sistema dell’edilizia pubblica” termina Tommaso Fattori.
in allegato la proposta di risoluzione presentata da Sì Toscana a Sinistra
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