Firenze: UI/Toscana/ERP. Report sommario su incontro "tecnico" (?!) su legge regionale in costruzione, tra staff regione toscana e parti sociali. Nota UI per il confronto
Report sommario sull’incontro tecnico (Firenze, 11 luglio 2017)
all’assessorato regionale per le politiche abitative.
Questione: nel percorso verso la redazione del TU sull’ERP Toscana osservazioni ed emendamenti.
Presenti: D’Agliano e De Zordo per lo staff dell’ass. Ceccarelli, rappresentanze regionali dell’Anci, del CISPEL, degli enti gestori ERP, delle cooperative, dei sindacati confederali e degli inquilini che sono arrivati a tale incontro con emendamenti unitari al Testo Unico.
Vincenzo Simoni per l’Unione Inquilini dopo l’esposizione degli emendamenti sindacali unitari da parte di Simone Porzio (SUNIA/CGIL) ha letto e commentato una nota che si allega di seguito
Appunti UI – Toscana/Firenze
Sintesi per una linea nel confronto con la Regione Toscana.
Due gli input: il rapporto con gli assegnatari, il rapporto con i richiedenti alloggi di ERP.
- Gli assegnatari sono investiti dalla precarietà incardinata dalla legge 41/2015, reiterata dalla proposta di TU e nello stesso testo da forti aumenti dei canoni
- Tra i richiedenti nelle graduatorie con punteggio utile prevalgono i nomi stranieri e in tal senso maggioritarie sono state le recenti ma modestissime assegnazioni.
Problemi? Estraneità tra assegnatari storici e recenti; gravi problemi di convivenza con molti nuclei di provenienza rom. La precarietà e la decadenza massiccia per gli assegnatari sostituiti dagli stranieri sta generando una miscela tossica che può detonare.
Quali rimedi? Risiedono in una ricomposta combinazione di stabilità, ordine comunitario e sicurezza per tutti; in questa ricomposizione le frizioni sarebbero fisiologiche.
La questione rom è specifica: si tratta spesso di nuclei allargati, che vengono stipati in alloggi inidonei, con regole condominiali che non possono rispettare. Se ne discute da tempo anche con le istituzioni che non sanno come modificare l’offerta alloggiativa. Credo che tale situazione si possa allargare a molte regioni italiane, senza dubbio a quelle del centro-nord.
Questione affrontabile in un percorso di medio periodo è quella di un piano-casa sostanzioso che sia credibile: non risiede nel TU a meno che si ritenga che tale piano si finanzi con un massiccio incremento dei canoni erp, dalle espulsioni per decadenza e dalle ricollocazioni obbligatorie di sostanziose quote di assegnatari in sottoutilizzo. Scenario molto preoccupante. Radicalmente inaccettabile.
Queste ultime cinque righe possono descrivere il resto del confronto, nel quale sono prevalse le critiche all’impianto generale dell’intera proposta della Giunta Regionale. Il nocciolo duro per tutti è quello delle “decadenze” dall’assegnazione per superamento dei limiti di reddito e per la valutazione delle possidenze: non si può estromettere decine di migliaia di famiglie colpevoli di aver lavorato duramente e o di aver abbandonato negli anni ’60 degli alloggi di scarso valore nei paesi d’origine. Si colpisce in tal modo la funzione essenziale dell’ERP che è quella sintetizzata da una parola: emancipazione!
Come si procede? Nelle prossime settimane lo staff dell’ass. “Ceccarelli” esamina le diverse proposte emendative; si redige un nuovo testo, la giunta ne discute e nel caso lo sottopone all’iter consiliare. Tempi: probabilmente per l’inizio autunno la fase finale; con quale esito è tutto da verificare e non solo per l’opposizione sindacale che si è organizzata ma per emergenti contraddizioni politiche, di cui non è il caso di parlarne in questa nota, ma che si possono immaginare!
Nota Ui – delegazione regionale – Firenze 12 luglio 2017.