Che sta succedendo? Ma se è tutto chiaro!
Di Maio è andato dappertutto; mai uno sgarbo, realista anche troppo, con un retro pensiero (ma del tutto trasparente): datemi il governo, poi si vedrà. Come se gli “altri” fossero degli sprovveduti. Gaglioffi ma scaltri. E chi sono gli “altri”? I padroni dell’occidente, i vittoriosi del ’48. Da allora, nonostante la caduta del muro (caduto da una sola parte), delimitano le maggioranze. Se ne accorse anche il povero Moro.Pensava Di Maio a Salvini, che si liberasse; era disposto anche a inglobare nella squadra di governo qualche forza-italiota. Macchè! Non si fidano e si torna così allo stampo consueto per mettere in riga questo patetico paese: il governo del presidente a garanzia della nostra scontata fedeltà, e con questo sbrindellare anche il soggetto che appariva meno maneggiabile, il Movimento Cinque Stelle!
Qualcuno dirà: ma che te frega? Perché la metti in politica, se ti occupi di case popolari?! Già! Ma se è proprio questa politica che si occupa di noi, o meglio che se ne infischia delle nostre resistenze procedendo verso altre demolizioni. Perché quasi tutto si tiene.
Ma ora è tardi, vado in sede a imbustare 350 lettere/aperte agli assegnatari. Riprenderò domani, in un 25 aprile che mi pare quasi del tutto inutile. Ecco la parolina che mi cautela; “quasi”. Che sembra un vezzo per continuare a fare.
Finisco con una ultima riflessione: mi dispiace che si molli la presa senza lottare. Perché quello che conta è riunire e contrastare, e se non comandare, mantenere il rispetto. Dedicato a chi ancora sta “trattando”. Senza altre battute…
Firenze, 24 aprile del 2018. VS.