Contattaci Rss

Per i “supporter” di Mattarella, verso che cosa?


Voglia di presidenzialismo macroniano, nelle stesse ore in cui l'Eliseo è contrastato nelle piazze di Francia e si prepara con Mèlenchon un sabato straordinario. Ma che contano i movimenti delle masse? Conta l'imbroglio della rappresentanza reale e in questo Macron/presidente è esemplare per aver vinto con una striminzita minoranza elettorale. Che bellezza far a meno del suffragio universale, perché i missirizzi a questo traguardano! E con loro i "Le Figarò" dell'intera Europa che ci cannibalizza con interviste, annunci, insulti, sberleffi e pregusta il peggio.

Dall'Italia il rischio fatale!

Attenzione, amici e compagni: guardate all'intero e non soffermatevi sulle frazioni. L'intero è il "Tallone di Ferro" su ogni fuoriuscita dalla gabbia, che gli evasi siano neri, rossi, gialli o verdi; perché pretendono di prendersi il piatto o per lo meno di partecipare sul serio. Un solone del centro studi Einaudi stamani cinguettava su Max Weber, il sociologo che avrebbe derubricano le lotte di classe a contese tra le elite, con ogni spinta sociale funzionale alla sostituzione nel potere. Uno stronzo, il Weber, incapace di scorgere la connessione ineliminabile tra le dirigenze e le frazioni popolari rappresentate; che in ogni caso, senza tale connessione si sarebbero sgonfiate come il "re per una notte"!

Verso che cosa allora? Tenersi il bottino, non distribuire; l'emancipazione non esiste, esiste solo il ricco Epulone, attorniato da cortigiani, servi e servotte e ... da cani. E che non ci sia speranza, perché i nostri leader sono solo dei poveri Masaniello! Questo dopo il voto del 4 marzo ci stanno ripetendo: "Stupidoni, vi stanno illudendo, sono dei pupazzi, non seguitegli oltre". Così dai piombi de La Repubblica a Libero, dal Foglio di Ferrara a La 7 di Cairo, da Gasparri a Meloni, da Brunetta a Marcucci ... fino a Speranza.

Un coro troppo armonioso, con la bavetta alla bocca e il dito minaccioso, che tambureggia il Colle! Ed io che non parteggio, mi sento scottato, frustato e sospinto: ma nel loro recinto non voglio entrarci.

Questo nelle ore dei congiurati.

 

VS. 23.05.18

 




Data notizia23.05.2018