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Roma: il 10 gennaio, diritto alla casa davanti al Campidoglio. le motivazioni e una galleria di foto


STOP SGOMBERI E SFRATTI

MANIFESTAZIONE 10 GENNAIO CAMPIDOGLIO

BASTA TWEET DI PROPAGANDA POLITICHE ABITATIVE STRUTTURALI ORA



Giovedì 10 gennaio alle ore 16 la marea dei precari della casa scende in piazza del Campidoglio per dire basta agli sgomberi e agli sfratti. Di fronte alle politiche repressive che nascondono un vuoto programmatico i movimenti per la casa, i sindacati e tante realtà associazionistiche bussano alle porte del Comune di Roma per portare le proposte di una città possibile.

Solo a Roma il disagio abitativo conta 15 mila famiglie alle quali l'amministrazione deve rispondere con misure adeguate. Si tratta della prima tappa di una mobilitazione permanente programmata dall'assemblea di ieri pomeriggio svoltasi presso l'occupazione in viale delle Province che ha visto tante realtà dibattere e contribuire alla costruzione di un percorso che vuole affrontare a viso aperto il Comune sordo e cieco alle istante, ma anche a una Regione passiva e silente e alla Prefettura che rimane trinceata.

La criminalizzazione dei senza casa costruita a tavolino da un'informazione pilotata ci va stretta, per questo rimane l'intenzione di aprire a sempre un maggior numero di cittadini la possibilità di partecipare. Quindi in piazza ci saranno le famiglie delle occupazioni, le donne, i precari, gli attivisti, ma anche gli sfrattati, i nuclei dei Sassat con quelli delle case Armellini di Ostia che ieri hanno siglato un patto di solidarietà per mettere a freno la barbarie della repressione di un Governo che risponde ai soli poteri forti lasciando indietro tutti e voltandosi solo per spargere l'illusione di una stabilità con il reddito di cittadinanza.

Nella “repubblica del tweet” con il quale il Ministro dell'interno dichiara i porti chiusi senza un atto formale, lasciando 49 esseri umani in mare, non possiamo lasciare in mano l'opposizione a Sindaci complici pronti a stracciarsi le vesti per un po’ di pubblicità. Se basta un post per governare a essere in pericolo sono i nostri diritti, la nostra libertà. Siamo sulla stessa barca e in questo mare di prevaricazione porteremo in piazza la nostra idea di città, le proposte abitative strutturali che possano inchiodare l'amministrazione all'incapacità con la quale condannano tutti alla disumanità.

Per questo scenderemo in piazza uniti e lo saremo ancora più quando verranno a bussare alle nostre case, ci difenderemo dagli sgomberi e dagli sfratti con ogni mezzo necessario.


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Data notizia11.01.2019

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