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Firenze: Dalla Toscana il tema scottante del recupero e della assegnazione degli alloggi popolari di risulta, nonchè dell’aumento della edilizia popolare.


Report dell'incontro con l'assessorato regionale alla casa del 18 ottobre 2019 ore 10.00

Presenti Vincenzo Simoni per l'Unione Inquilini, Marzia e Ali per il Movimento di lotta per la Casa, Giuseppe per i Cobas, Sandro per Resistenza Casa/sportello solidale e un gruppo di abitanti delle case popolari. Non era presente l'assessore Ceccarelli, ma due funzionari regionali del suo staff con competenza sulle politiche abitative.

L'incontro era stato richiesto sul tema scottante del recupero e della assegnazione degli alloggi popolari di risulta, nonchè dell'aumento della edilizia popolare.

I due funzionari, dopo che Vincenzo e Giuseppe hanno illustrato il problema con dati e proiezioni realistiche (circa 700 alloggi Erp vuoti solo nel comune di Firenze) in base al numero degli alloggi lasciati liberi (per lo più per decesso degli assegnatari), non hanno contestato la dimensione del problema ma hanno fornito alcuni dati sulla spesa della Regione Toscana a favore della Edilizia Residenziale Pubblica (ERP). Il bando della scorsa estate per acquistare alloggi privati nuovi rimasti invenduti ha dato i seguenti risultati: 15 milioni per l'acquisto di 108 appartamenti in tutta la Regione (nessuno a Firenze e nell'area circostante per effetto dei noti meccanismi speculativi). Questo meccanismo sarà ripetuto per aumentare la disponibilità ERP senza edificare nuove costruzioni.  Inoltre la Regione ha stanziato 17 milioni di euro per operazioni di demolizione/ricostruzione di edilizia popolare a Prato (6 milioni) e a Firenze (11 milioni) con un saldo di alloggi pressochè uguale. Sul tema degli alloggi di risulta, l'assessorato ha chiesto al Presidente ed alla Giunta Regionale di stanziare 8-10 milioni di euro ogni anno per 3 anni finalizzati alla manutenzione, recupero, messa a norma degli alloggi ERP vuoti (la cifra non è definita e dipenderà dalle scelte finali sull'assetto del bilancio regionale). Queste risorse si aggiungeranno a quelle derivanti dagli affitti (insufficienti) e dalla L.80, a dimostrazione che il problema degli alloggi ERP tenuti vuoti non è più sostenibile, vista la fame di alloggi pubblici.

Nella riunione è emersa la difficoltà o meglio l'impossibilità per l'assessorato regionale di verificare/controllare per mancanza di personale addetto il lavoro di manutenzione/messa a norma degli edifici attuato dalle aziende di gestione del patrimonio ERP (soprattutto per quanto riguarda i costi, che possono oscillare dai 15.000 ai 50.000 euro). Ci sarà nei prossimi mesi la centralizzazione a livello regionale di tutti i dati inerenti il patrimonio ERP (elenco degli alloggi, dismissioni, assegnazioni, alloggi vuoti, costo della manutenzione...), in modo da avere un quadro complessivo della situazione.

E' stato richiesto di prevedere progetti e forme di autorecupero (come sta avvenendo per alcune esperienze a Firenze - Ritter, Aldini, Dazzi, Melograno..) sia per riutilizzare e convertire a edilizia popolare i numerosi contenitori pubblici dismessi, sia per manutere/mettere a norma gli alloggi ERP oggi vuoti e inutilizzati, coinvolgendo gli assegnatari disponibili  sulla base di criteri e standard di sicurezza, funzionalità, certificazione. Attualmente questi lavori vengono affidati dalla società di gestione solo a ditte e imprese sulla base di una gara e di un prezzario prestabilito. Su questo aspetto i due funzionari hanno riproposto la situazione attuale e non hanno preso alcun impegno, anche se hanno lasciato aperta la possibilità di una verifica.

Infine sulla normativa per l'assegnazione dei fondi per la morosità incolpevole, da noi ritenuta molto rigida e dunque escludente di varie situazioni in difficoltà di reddito, è stato affermato dalla Regione che, pur in presenza dei vincoli e dei criteri stabiliti, i Comuni hanno un margine di valutazione in merito alle domande presentate per utilizzare i fondi quando trattasi di morosità incolpevole. Questa considerazione vale anche per la verifica e l'attribuzione dei punteggi della graduatoria ERP, in occasione della assegnazione degli alloggi (spesso vengono tolti punti in modo assai discutibile, con una interpretazione molto restrittiva di quanto previsto dalla legge Regionale!).

Il tema della critica a vari aspetti della Legge Regionale ERP vigente non è stato affrontato per mancanza di tempo.

Gli abitanti delle case popolari presenti all'incontro hanno testimoniato sugli alloggi ERP tenuti vuoti e sul tema della sanatoria per gli occupanti senza titolo, sul quale la Regione si è dichiarata non competente, rinviando il problema al Comune ed alla Società di Gestione.

Mi permetto di fare una valutazione su questo incontro: impegni e certezze molto poche, ma incontro utile che ci consente di rafforzare la nostra iniziativa su attività di controllo sui lavori di manutenzione, investimenti certi per il recupero degli alloggi di risulta, possibilità e nuove esperienze di autorecupero anche per la messa a norma degli appartamenti ERP. In un prossimo incontro dovremo affrontare anche tutti gli aspetti che non condividiamo della Legge Regionale ERP.

(report di Sandro Targetti per la delegazione .)




Data notizia21.10.2019

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