La borsa si difende mentre la crosta sobolle
La borsa si difende mentre la crosta sobolle.
Che titolo! Il virus/corona con danni immensi e pensieri repellenti – mentre l’OMS cerca di testare e intanto …. altre ingiustizie si manifestano nella valle monoteista che sbocca nel Mar Morto. E noi comunque abbiamo tamponato un pozzo nero. Ora vi dico che le sardine non sono pesci, che il presidente rieletto è poca cosa, che le vere stelle stanno ancora a guardare e che la politica era un malanno che stava sporcando la stessa vita quotidiana. Insomma, c’era e c’è ancora bisogno di un lavacro, con il tempo riconquistato.
Per questo mi rivolgo anche agli alternativi dall’1%, che non percepiscono gli insiemi che portano alle necessità.
Come avrei votato in questa tornata emilio/romagnola? Avrei votato per contenere lo squadrismo che si faceva Stato, che stava già utilizzando le pene accessorie contro chi manifestava e per le occupazioni aveva predisposto un radicale piano di sgomberi. Per bloccare Salvini per cui la prima a saltare doveva essere l’attuale ministra degli interni! Questo è l’istinto da legittima difesa delle libertà associative che si è convogliato in piazze emozionanti e anche nella anomala affluenza al voto: non come una muraglia ma come una Seconda Nuova Resistenza … preventiva.
E’ l’essenza del Luglio ’60 !
Sbocco politico, allora fu il Centro Sinistra, ma nella sostanza era il proliferare di movimenti di liberazione dal servilismo più abbietto; ed è un danno non ricordarli.
Per questo rammento nelle stesse crisi dei precursori non la staffetta per il “comando sulle folle” ma il rivolgimento.