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…. solo robot con la vittoria sui neovirus?


…. solo robot con la vittoria sui neovirus?

Dall’adolescenza mi hanno accompagnato i libriccini di Urania, i pocket di Cosmos, nella giovinezza le brossures degli Slan; poi ho selezionato Philip Dick e Ballard. E abbiamo scherzato con i Termitor.

Ora è la sbornia dei social con lo schifo dell’on-line. “ Non vi toccate mentre la primavera si espande, con le erbette e i germogli, gli asparagi selvatici e i prugnoli: per loro la vita, per voi tutti la frustrazione”.

Ma come sarebbe una terra senza gli umani, solo con essenziali robot, una terra risanata, fulgida con tante lepri e liberi elefanti; una terra liberata dai parassiti: noi! Liberi maremoti, liberi smottamenti, libere frane e riassestamenti. Neanche un “Pianeta delle scimmie” come lubrico compromesso! E’ questo l’esito del nostro globale impero?

Sto un po’ giocorellando. E’ pomeriggio, il sole trapassa il saloncino; ho sonnecchiato mentre germinava un’altra parola: androidi.

 E allora mi presento. Alla fine del mese di novembre (il sagittario) iniziano  i miei 82 anni. Potrei non arrivarci, a prescindere dalla pandemia; basta che sia semplice; non quello che passano le tv. Quello che volevo dire l’ho scritto e forse preconizzato, ma l’umanità è anche diversa; è giovane e per vivere oltre userà ogni mezzo, anche la più spietata selezione non solo “naturale”: vorrei almeno verificare. Intanto scrivo e inserisco altre cose nel web e mi accorgo che lo share s’innalza; altri si collegano ad un uomo ancora vivo, e questo non mi dispiace.

Ecco il senso di questa chiacchierata. Scrivere oltre mi affatica. Magari fatelo voi!

Ma questa Firenze, com’è spaziosa!

Venerdì 3 aprile del 2020

Mail- presidente@unioninquilini.it




Data notizia03.04.2020

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