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sfratti zero: Lettera ai Sindaci, Unione Inquilini aderisce alla Giornata Mondiale per l’eliminazione della povertà


Lettera al Sindaco/a

Nella giornata mondiale per l'eliminazione delle povertà chiediamo l'immediata ripartizione dei 500 milioni delle risorse stanziate all'Articolo 53 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, meglio conosciuto come sostegni bis da parte del ministero dell'interno senza passaggio per le regioni  da utilizzare per buoni alimentari, contributi affitto e pagamento bollette per utenze.

Chiediamo inoltre la ricognizione di tutte le risorse stanziate per contributo affitto e morosità  incolpevole che ad oggi non sono state utilizzate.

 Chiediamo al Sindaco/a……. di provvedere subito affinché le risorse arrivino immediatamente a tutti i cittadini  stremate dalla crisi economica e dalla perdita del lavoro e della casa.

 I dati segnalati dall’ISTAT non ammettono replica: aumenta la povertà assoluta, riguarda ormai più di 2 milioni di nuclei, più di 5 milioni e mezzo di persone. Mettendo in relazione la condizione di povertà con il titolo di godimento della casa in cui si vive, si scopre che i nuclei in affitto rappresentano poco meno del 50% del totale delle famiglie assolutamente povere mentre sono nella società meno del 20%. Se il nucleo ha come elemento di riferimento uno straniero o una donna, questa incidenza cresce ancora di più. Una famiglia con minori su quattro (oltre il 25%), che vive in affitto, è assolutamente povera mentre, se rapportato in generale ai nuclei con minori, solo una su 14 versa nelle medesime condizioni.

 La questione dell’affitto, dei senza casa e della precarietà abitativa è quindi la questione della povertà e dell’impoverimento crescente del lavoro e della sua precarizzazione.

 E’ un tema centrale delle disuguaglianze e delle ingiustizie in questo Paese, ma anche una causa profonda della arretratezza del suo sistema economico e sociale e della debolezza, prima di tutto culturale, della classe politica di governo.

 Un’alternativa esiste: un nuovo intervento pubblico per incrementare di 500 mila abitazioni l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, senza consumo di suolo, con il recupero e il riuso dell’enorme patrimonio pubblico e privato vuoto e inutilizzato.

 Proprio per l'urgenza della situazione chiediamo un tavolo per la ripartizione dei buoni spesa, buoni bolletta e contributo affitto così da restituire una boccata di ossigeno alle famiglie stremate dalla crisi. 




Data notizia14.10.2021

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