ADESIONE NO DRAGHI DAY
4 DICEMBRE NO DRAGHI DAY!
L’UNIONE INQUILINI PARTECIPA ALLE MANIFESTAZIONI IN TUTTE LE REGIONI:
· CONTRO LA LEGGE DI BILANCIO CHE IGNORA SFRATTI E SOFFERENZA
ABITATIVA
· CONTRO IL PNRR DI DRAGHI CHE NON METTE AL CENTRO LA NECESSITA’ DI UN PIANO CASA CHE INCREMENTI GLI ALLOGGI A CANONE SOCIALE
La legge di bilancio ignora la questione abitativa: non ci sono fondi per incrementare l'offerta di alloggi sociali, non ci sono risposte al dramma degli sfratti. L'unico intervento vero è quello di prorogare le agevolazioni per l'acquisto della prima casa per gli under 36. Una ossessione proprietaria e un nuovo favore alle banche: far accollare i giovani e le famiglie di mutui trentennali, divenendo per la vita schiavi delle banche. Come se il problema non fosse la precarietà del lavoro e salari da fame che costringeranno i giovani di oggi a lavorare oltre i 70 anni.
Il PNRR di Draghi di Draghi sulla casa non ha al centro la questione di fondo della sofferenza abitativa in Italia: incrementare di almeno 500 mila alloggi l'offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale (canone rapportato al reddito), senza consumo di suolo, attraverso il recupero e il riuso del patrimonio immobiliare in disuso e abbandonato. L'affare per il governo Draghi è quello del "social housing all'italiana": interventi misti in cui il pubblico mette soldi e agevolazioni e il privato realizza guadagni e decide lui a chi assegnare le case in cui si debbono pagare affitti solo di poco inferiori a quelli di mercato e comunque insostenibili per le centinaia di migliaia di famiglie, oggi in vana attesa di una casa popolare.
Per una Italia, sfratti zero in cui nessun nucleo familiare possa essere messo in strada o disperso e spezzettato, violando trattati, diritto internazionale e diritti umani
Per un vero piano casa: 500 mila alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale
Tassare chi tiene le case sfitte e togliere la fiscalità di vantaggio per cui la rendita immobiliare speculativa paga meno tasse dei lavoratori dipendenti.